giammy677 ha scritto una recensione su Child of Light
Child of Light è il titolo che da una software house come Ubisoft non ti aspetti. Ubisoft, da sempre sinonimo per milioni di giocatori di "commerciale", "poco innovativa" e via discorrendo, si sta rivelando in realtà, bisogna riconoscerglielo, una delle poche software house che, un po' per la grande stabilità economica garantita dalla saghe multimilionarie che tutti conosciamo, un po' per il talento dei propri sviluppatori, ha ancora il coraggio di sperimentare ed osare. Eppure, la prima opera realizzata con l'interessante nuovo motore UbiArt Framework a cui la software house ha lavorato duramente per anni, è un successo solo a metà, a mio parere.
Appena avviato il gioco verremo trasportati nel magico mondo di Lemuria e prenderemo il controllo di Aurora, una bambina apparentemente indifesa. Il destino, però, ha in serbo un destino ben più luminoso ed importante per la piccola...
Child of Light, dal punto di vista del gameplay è un JRPG a turni con esplorazione (estremamente limitata) in 2D. Il combattimento è gestito da una barra in cui ogni azione dei personaggi "in scena" impiega del tempo a completare. Raggiunta la fine di tale barra, il colpo verrà prima preparato e poi inflitto. Il numero di azioni e skills disponibili è piuttosto vario e diversificato con un classico sistema di debolezze e resistenze elementali. Nulla di strabiliante, dunque: peccato che verso la fine, il giocatore risulterà talmente annoiato dalla lentezza con cui procedono gli scontri che tenderà ad evitarne quanti più possibili, considerando anche il fatto che "livellare" non è poi così difficile, anzi.
E se il gameplay non stupisce, purtroppo, con mio grande dispiacere dopo aspettative discretamente alte, ho dovuto constatare che anche la storia narrata (interamente in rima) nel titolo è piuttosto noiosa e prevedibile, la classica favola per bambini che, però, finche si tratta di pura atmosfera va anche bene. Il problema sopraggiunge quando conosci il boss finale dopo circa 10 minuti di gioco, senza rivelazioni o colpi di scena di alcun tipo
Passiamo ora alla parte migliore del gioco che gli ha evitato una figura davvero appena sufficiente: il comparto artistico. Dal punto di vista grafico, Child of Light risulta pulito e stupendamente fiabesco, immergendo il giocatore a perfezione nella sognante atmosfera del titolo. La palette di colori scelta è semplicemente perfetta e tutto è animato come in una vera favola. Come se tutto ciò non bastasse, in Ubisoft avranno pensato che le nostre orecchie potevano essere invidiose della bellezza che i nostri occhi ammiravano e così hanno composto una delle migliori colonne sonore mai udite negli ultimi anni, senza se e senza ma
Da segnalare che, almeno nella versione PS3, ho riscontrato un fastidioso bug che non mi permetteva di giocare il titolo mentre ero online, causa crash totale della console e successivo necessario ripristino appena selezionata la voce "Gioca".
In conclusione, Child of Light è un titolo che ha sicuramente deluso le mie aspettative (probabilmente troppo alte, è vero) ma che, quanto meno, mi lascia sperare bene per il futuro di questo fantastico motore, auspicandomi che Ubisoft realizzi altri progetti del genere
Piccolo appunto personale: dopo aver finito anche Valiant Hearts (recensione a breve) non capisco davvero come Child of Light possa essergli considerato superiore...
Voto assegnato da giammy677
Media utenti: 8.5 · Recensioni della critica: 8.8
Reita.Roses
veramente la prima opera fatta con l'Ubiart è Rayman Origins
giammy677
@Reita: pardon, allora "una delle prime", cambia poco col succo della recensione
@Dobby: Purtroppo anche io ho preso al day-one la Deluxe Edition con aspettative enormi. Ho avuto il tempo di giocarlo solo un mesetto fa e, purtroppo, la delusione è stata una delle più cocenti degli ultimi anni. Probabilmente, lo riconosco, mi aspettavo davvero tropo