Rippertoe ha scritto una recensione su Max Payne 3
La notte eterna di Manhattan se ne va e con lei i capelli.Arrivano,invece,un bel po di kili,una camicia hawaiana e il torrido caldo dell'america del sud.Anche le critiche dei fan,of course.Appena annunciato Max Payne3 fu travolto da una querelle di proporzioni epiche.Il timore era che,la rimozione del brand ad opera di uno studio hollywoodiano potesse in qualche modo snaturare il mood di una saga storica,uno dei pochi casi di Noir videoludico e quindi di poetica pura nel medium.I fan,duole ammetterlo,con il senno di poi,avevano ragione.Poco resta del Max Payne originale e questa terza incarnazione del brand è l'equivalente di un classico della letteratura snaturato e riletto ad opera di una grande casa di distribuzione.E' un po come dire che il geniale film-maker della porta accanto si trova,di colpo,a lavorare per gli Universal Studios.Si perde la verve e l'impronta autoriale,il carattere,ma non tutti i mali vengono per nuocere.Ad esempio,si può sempre ripiegare su un cast hollywoodiano,effetti speciali e fuochi d'artificio cosa che Max Payne 3 fa egregiamente,vantando una messa in scena davvero maestosa,tra una riproduzione videoludica arguta dei ghetti sudamericani,con le vie,viuzze e antri che sono,giocoforza, una goduria per uno shooter che fa del cover & reload il proprio punto di forza.
La narrazione vira bruscamente sul lato oscuro del capitalismo offrendo qualche artificioso e non propriamente riuscito momento di introspezione/riflessione,ma infondo,poco importa:in Max Payne3 si spara,ci si immerge in ambientazioni esotiche ed atipiche meravigliosamente realizzate,ci si arrampica su funi mentre si fanno fuori eserciti di nemici a suon di piombo,ci si esalta per un fuoribondo inseguimento sul motoscafo,si assiste al (finto) declino fisico e morale di un uomo mentre si devasta un aeroporto.Ha messo i suoi chiletti il nostro Max Payne e sembra appunto,più un Bruce Willis spaccatutto,un terminator umano,molto vecchio e decisamente incazzato.Max Payne3 è cosi,il gore-porn degli action,una dose di testosterone iniettata nelle gonadi e un massiccia e inestricabile cortina di fumo negli occhi.
Effetti speciali,lustrini,titoli di coda.Della poetica,del noir,del dramma esistenziale,nemmeno l'ombra.Ma il titolo diverte.E poi,con i pipponi esistenziali,mica si guadagna da vivere scortando modelle brasiliane in discoteca?
Voto assegnato da Rippertoe
Media utenti: 8.9 · Recensioni della critica: 9.1
Red_Scorp
ho messo mi piace anche se gli avrei dato almeno un 8.7
Garth Brown
oggettivamente un bel gioco ma per me, gioco da cestinare. Niente capelli, niente atmosfere noir, niente Manhattan... schifo. Gli avessero cambiato il nome, sarebbe stato meglio, per me.
Rippertoe
però è un bel gioco
Rippertoe
ehehe infondo la domanda alla fine del pezzo è una domanda retorica...