Viandanti a Sud del Tigri, finalmente comprato e provato ieri sera. Shem Phillips ha decisamente fatto centro con un gioco che raggiunge Paladini non solo per complessità ma anche per qualità. Alla prima partita si rischia di andare spesso in paralysis analysis, sopraffatti dalla quantità di scelte a disposizione del giocatore, ma è proprio questa sensazione di libertà il fiore all’occhiello di un titolo che bilancia elegantemente le sue componenti piazzamento lavoratori, piazzamento dadi e engine builder. La meccanica che ho trovato più originale e convincente è quella della carovana, che stabilisce i simboli in possesso del giocatore in base al risultato dei dadi ed è migliorabile nel corso della partita, ma allo stesso modo ho apprezzato molto il tracciato diario, utile soprattutto all’inizio per avere sempre un obiettivo ben chiaro e non rischiare di perdersi tra le mille azioni. Il livello di contenuto e la buona variabilità al setup rendono Viandanti un gioco completo ed estremamente rigiocabile già nella sua scatola base, e anche se probabilmente usciranno delle espansioni non se ne sente proprio il bisogno. In due giocatori si lascia giocare benissimo e anche nella prima partita si rientra tranquillamente nei 90 minuti indicati sulla scatola, sono curioso di provarlo in quattro ma temo che la durata di gioco salirebbe drasticamente. Ambientazione buona per essere un euro, anche grazie alla componente grafica che rispetta gli standard dettati dagli altri Phillips. Prima impressione, insomma, più che positiva: anche il vero padrone di casa, in foto, sembra gradire 