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Uno sfogo da recensore

Sono un giocatore da 20 anni e ho provato e provo ancora ogni cosa su cui riesco a mettere le mani per passione curiosità o cultura personale. Sono cresciuto vedendo e leggendo le recensioni/videorecensioni su Spaziogames. Finché non decisi che non ne avevo più bisogno. Sono anni che scrivo opinioni apprezzate su Steam e da due anni scrivo per una redazione indipendente.



Solo oggi però inizio a notare quanto questo ambiente sia frustrante. Non parlo della mia situazione perché comunque posso richiedere codici di giochi da recensire o ottenerne fra quelli disponibili. Parlo in generale.



Vedo in giro un generico odio verso i recensori in generale (cosa condivisa anche da me) ma poi continuo a vedere sempre gli stessi scenari. Di grandi testate che tutti sanno come lavorano che ricevono codici di grandi giochi. Che solo le recensioni scritte col culo "salgono in cima", non perché siano scritte bene o abbiano analisi superlative, ma al 90% perché chi è pagato da grosse redazioni scrive puttanate, mette i giochi in scala, paragona titoli dove non ce n'è bisogno solo per trovare difetti, esagerano con le votazioni se sono pro LGBTQ+ o denigrano se non ne vedono.
Vedo di voti comprati, voti esagerati e voti volutamente sminuiti. Leggo articoli di chi non sa letteralmente cosa sta dicendo e chi neanche ha giocato le prime due ore di un gioco single player, ma ne scrive come l'avesse finito.



Questi sono solo alcuni esempi di un po' tutte le testate che seguo, ma che non proprio apprezzo (a voi capire chi fa cosa, è semplice).
E sotto tutti questi esempi, c'è una marea di indicizzazione perché le persone quando bisogna criticare si mettono in fila e tutti devono dire quanto qualcuno sbaglia, quando c'è da insultare sono tutti pronti e tutti lo fanno, rendendo la recensione "virale" nonostante non meriti quella visibilità.



Pochi esempi di recensioni effettivamente valide invece non ricevono lo stesso trattamento, perché anche mettere un like è faticoso per molti e questo porta ad un dilemma.



I giocatori odiano i recensori perché non sanno fare il loro lavoro, ma seguono e "supportano" solo quelli che odiano, creando un loop infinito.



Forse per pigrizia le persone vanno subito a cliccare sui primi risultati, aspettandosi che siano migliori, ma quante volte comprate cibo di grandi marche per poi scoprire che c'è l'olio di palma? Esempio stupido.



Scrivendo da due anni ho realizzato quello che prima era il mio sogno, di diventare recensore, ed ero felice, scrivevo con passione e lo faccio ancora... Ma qualcosa sta cambiando. Do anima e corpo per analizzare e consigliare come dovessi parlarne a chi voglio bene, mi impegno attivamente per difendere piccole realtà di sviluppo, soprattutto italiane, coprendo spesso videogiochi che "le grandi testate" ignorano e spesso mi muovo anche sui social sia per informazioni che per "chiarire" eventuali odii o contesti di cui si fa cattiva informazione.



Poi però torno alla realtà, scrivo, analizzo, ci metto un pezzo della mia anima e tutto finisce.
Ricomincio e ricomincio con lo stesso impegno e tutto finisce.
Quei pochi che leggono sono felici, o almeno così immagino visto che non ho dei riscontri, non vedo like, se non 2 o 3 nelle volte buone, e spesso mi accontento dei numeri che racimolo sui video di gameplay o videorecensioni che allego agli articoli, video che mi portano via tanto impegno e tempo...



Inizio ad avere dubbi, a perdere l'iniziativa. Non recensisco più 10- 15 giochi al mese, al massimo arrivo a 5, proprio perché vedo queste situazioni. L'odio vince e forse non scrivo nulla di sbagliato, o forse neanche di buono, ma io so di essere bravo. Inizio solo a essere stanco di dedicarmi ad una community di gamer che è in prima linea su cose sbagliate ma poi bisogna ricordargli di cliccare un tasto per farci sapere che uno ha anche bisogno di vedere un riscontro. Di leggere un parere, di vedere un like. Invece a volte, anche per semplici video di gameplay che giro in risoluzione massima, al massimo dei frame e senza castrazioni, impiegando ore a caricarli, ricevo dei dislike per motivi ignoti.



Ad oggi la mia iniziativa è prossima allo zero, e sicurameente non so quali altri titoli accetterò o se accetterò, so solo che ho iniziato a giocare per me, gioco ai giochi che voglio invece di dedicarmi ai giochi che dovrei recensire e sapete cosa, visto tutto sono felice così...



Una cosa vorrei sapere.
Questa è una delle mie ultime recensioni, una delle ultime volte che ho dedicato tutto me stesso nonostante tutto. Se volete leggetela, guardate gli screenshoot che ho fatto e ditemi se sbaglio nei pro e nei contro.
Videogioco Sword of the Sea
https://www.ilvideogioco.com/2025/09/22/sword-of-the-sea-recensione/
Vorreste questo tipo di recensioni o no? Fatemi aprire gli occhi, perché mi sembra di vedere solo le cose sbagliate. E se sono critiche le accetto volentieri, ma vorrei avere un riscontro, per capire se sto perdendo tempo per un community che "cerca altro". Grazie.



A prescindere dalle risposte comunque continuerò a recensire, ma coi miei tempi.

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Purtroppo, i recensori più blasonati, come i giornalisti delle grandi testate, sono spesso vincolati dalle linee guida e dall’orientamento dell’azienda per cui lavorano.

Se Nintendo decide che un determinato titolo deve avere maggiore visibilità, può influenzare le testate per indirizzare le recensioni in quella direzione.

Anche i negozi che vendono i giochi non sono esenti da queste dinamiche: sono spesso obbligati a dare risalto ai titoli che l’azienda vuole promuovere. Nintendo può organizzare le copie sugli scaffali come preferisce, e chi non si allinea rischia di essere escluso da eventi, anticipazioni e altre opportunità.

Da qui nasce l’astio verso le recensioni: si parte dal presupposto che siano spesso pilotate e poco obiettive. Tuttavia, nel tuo “piccolo”, da come ti descrivi, dovresti poter beneficiare di questa mentalità: risultando più un outsider rispetto al “mainstream”, puoi ritagliarti uno spazio di maggiore libertà e credibilità.

 

Certo, infatti è quello che faccio, ma resta comunque un ambiente che viene dominato dai "primi risultati di google" a prescindere se siano onesti o meno e quindi va così... si è perso il significato di recensire, visto che come ogni altra cosa i soldi dominano su tutto

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L' ho letta tutta, mi è piaciuta, il gioco non l' ho provato e non so se lo proverò mai, però mi è piaciuta. Non seguo le testate giornalistiche nè sui siti nè cartacee, ogni tanto leggo qualche articolo e qualche recensione postati qui su ludomedia e spesso, quelle delle redazioni, mi sembrano uguali l' una all' altra; preferisco quelle degli utenti che hanno giocato il gioco, anche se non sempre mi piacciono.

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Il tuo è un pensiero a mio parere condivisibilissimo, soprattutto riguardo le linee guida. E non vale solo per i videogiochi. Alle volte sono davvero messe nero su bianco, vedi il mondo del cinema. Se vuoi prenderti il tuo tempo e scrivere ogni tanto, dal momento che non trovi un feedback positivo tra i lettori, fai pure. Io scrivo molto più raramente che cinque recensioni al mese, visto che gioco roba perlopiù di lunga durata. Detto ciò, ti auguro di trovare di nuovo la voglia e di ottenere più responsi positivi.

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mi piace come ragioni,mi ricordi molto un Falconero che ha dato un sonoro 4.5 a Z-A e ho goduto parecchio con la speranza che il messaggio passi,per fortuna che possiamo affidarci ancora a qualcuno di onesto e obiettivo come voi ;)

 

Falconero penso sia l'apice a cui tutti quelli come me puntano. E se cercano di affossare lui figurati gli altri. Grazie del parere, mi dà speranza

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La domanda che dovresti porti è un'altra: cosa apporta di diverso o in più rispetto al panorama di critica videoludica?

 

Voglio pensare che se qualcuno cerchi su internet informazioni su in gioco per sceglierlo di comprarlo possa basarsi su qualcuno che lo analizzi sinceramente. E non che gli faccia seguire o meno una moda, o che alimenti un mercato sbagliato quando tanti studi a volte chiudono per i motivi errati. Per valutazioni male o altro. Al mercato non penso porti nulla. Forse alle piccole realtà, perché se anche leggendo la mia opinione ho fatto chiarezza a qualcuno e qualcuno compra e scopre un gioco che gli piace ma che non avrebbe preso perché altri lo criticavano, io sarei felice che quella persona ha trovato il suo gioco. La critica videoludica non è sempre pessima, ma tante volte è palese che non meriti tanto valore. Se recensisco una gelateria dicendo che ho trovato merda di scarafaggio quando era gocce di cioccolato quella gelateria fallisce. Non è diverso da tante realtà simili. Ti menziono il caso Black Myth Wukong che ha subito minacce da Sweet Baby inc per obblighi a dover pagare cifre a 6 numeri per fare consulenze LGBTQ per aggiungere temi al gioco. E rifiutarono e IGN per dirne una hanno dato la sufficienza perché il gioco non era inclusivo. Magari prendono insulti, magari si sparano sui piedi. Ma magari convincono anche qualcuno che non sia un gioco da comprare. Se sei un recensore e lo fai per passione lo fai per le persone, per consigliare bene. E questi non fanno altro che mettere i loro sporchi cazzi davanti a tutto.

Uno sfogo da recensore