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DoomDoozer

ha scritto una recensione su Alundra

Cover Alundra per PSX

Dreamwalking!

Gioco che rientra nella categoria "Azione", ma ha chiaramente i tratti di un gioco di "Avventura", rilasciato nel 1998 in USA e, nell' arco dello stesso anno, anche in Europa. Vestiamo i panni di Alundra, un giovane ragazzo con la capacità di entrare nei sogni delle persone, mentre il soggetto interessato dorme. I sogni lo guidano ad Inoa, piccolo villaggio costiero, abitato da gente socievole ed accogliente ma al contempo tormentata da strani incubi che hanno il potere di uccidere. Salvato da Jess, un fabbro di Inoa, dopo il naufragio che la sua nave subisce, Alundra scopre i suoi poteri grazie all'aiuto di uno studente del paese, Septimus, che lo guiderà nella scoperta delle sue abilità e nel salvataggio degli sventurati. Alundra, sfruttando il suo mistico potere, entrerà negli incubi delle anime torturate, cambiandone la conclusione attraverso l'eliminazione diretta dell'elemento di disturbo, il che si traduce in una lotta contro l'incubo incarnato sotto forma di mostro. A livello di gameplay il gioco mantiene le caratteristiche di un gioco di Avventura, dove l' esplorazione la fa da padrone, ma allo stesso tempo è ricco di caratteristiche tipiche dei giochi di Azione: una varietà di armi ed oggetti magici, ognuna delle quali avrà un suo scopo ben preciso e uno stile di combattimento tradizionale, con pochi tasti e semplici; una nota, a mio parere, estremamente positiva è riscontrabile negli enigmi, ben strutturati e disposti nei posti giusti all' interno del gioco. Soffermandoci sul comparto grafico, il gioco risulta molto ben realizzato: ottime le ambientazioni, ottima la presentazione e rappresentazione dei personaggi, ma soprattutto ottime le animazioni di battaglia; inoltre, a mio parere, i video
animati di presentazione e chiusura del gioco, aiutano a capire l' ottimo valore del comparto grafico nella sua interezza. Soffermandoci invece sul comparto sonoro, molto ben realizzate la colonna sonora, ma anche tutte le musiche di accompagnamento all' avventura, alle battaglie e gli effetti sonori. In conclusione un gioco che, a mio parere, deve essere presente nella libreria di ogni videogiocatore, in quanto capolavoro del genere.

10

Voto assegnato da DoomDoozer
Media utenti: 9.3

DoomDoozer
Cover Alone in the Dark: The New Nightmare per PSX

Il dominio dell' oscurità!

Gioco che rientra nella categoria "Azione", ma ha chiaramente i tratti di un gioco di "Avventura" a tinte horror, rilasciato nel 2001 in USA, ultimo gioco della saga per questa console (nonostante possa essere considerato un gioco multipiattaforma, dato che è stato rilasciato anche per PS2). Protagonista della nostra storia è ancora una volta il detective Edward Carnby, intendo ad indagare sulla morte del suo migliore amico, Charles Fiske, scomparso nella misteriosa Shadow Island, nei pressi delle coste del Maine. Questa volta sarà aiutato da una professoressa universitaria, specializzata in lingue antiche, che lo dovrà aiutare a decifrare le varie tavole situate sull' isola, seppur consapevole di avere un proprio personale obiettivo da perseguire. Durante il volo verso Shadow Island, il loro aereo viene attaccato e i due sopravvivono miracolosamente, ma si ritrovano separati; dovranno quindi risolvere i misteri presenti nella villa (e non solo), per potersi ricongiungere e fuggire via dalle tenebre più cupe. La storia è davvero ben narrata e coinvolge il giocatore sin dalle prime battute. I due protagonisti, tanto diversi quanto affascinanti, sono molto credibili. La trama è ispirata ai classici thriller dalle sfumature paranormali e si lascia apprezzare dall’inizio alla fine. Inoltre, potendo vivere l’avventura con ciascuno dei due personaggi, il giocatore viene a conoscenza di fatti e comprimari diversi a seconda del protagonista selezionato, vivendo due trame che si intrecceranno verso l’epilogo. A livello di gameplay il gioco mantiene le basi dei suoi predecessori: indagare sfruttando tutti gli indizi a disposizione, risolvere enigmi e combattere i nemici mostruosi che si porranno dinanzi al protagonista. Ognuno dei due protagonisti avrà caratteristiche diverse: Edward, ad esempio, sarà più portato per il combattimento rispetto ad Aline che, però, sarà più portata per la risoluzione di enigmi e misteri (tanto da essere coinvolta nella risoluzione di misteri nella storyline di Edward, grazie all' ausilio di walkie-talkie con i quali i due comunicano continuamente). Le armi spaziano dalle classiche pistole ai fucili fino ad arrivare ai cannoni a impulsi. Il consiglio migliore è, comunque, quello di scappare quando è possibile e affrontare i mostri solo se necessario, utilizzando al meglio la torcia, la quale allontana alcune creature ma ne attira altre. Le intenzioni dei programmatori erano quelle di esaltare l’oscurità come vero nemico dei protagonisti e ci sono riusciti: la sensazione di ansia costante e pericolo si avverte ogni minuto durante la partita. Il sistema di combattimento non è molto preciso e può capitare che alcuni colpi non vadano a segno, sprecando cosi le preziose munizioni. Altra nota negativa è riscontrabile in alcuni enigmi: i protagonisti verranno spesso in possesso di chiavi ma senza sapere quale porta esse sbloccano, costringendo il giocatore a correre corridoio dopo corridoio e piano dopo piano per procedere. Soffermandoci sul comparto tecnico, il gioco può essere considerato a mani basse uno dei migliori per questa console; a livello grafico le ambientazioni ci vengono mostrare molto realistiche (sempre considerando il periodo di sviluppo del titolo), ma soprattutto il contrasto luce/ombra garantisce, insieme alle musiche di sottofondo, quella sensazione di ansia perenne in ogni momento dell' avventura. E proprio le musiche di sottofondo, più genericamente l' intero comparto sonoro, sono ancora una volta il pezzo forte del gioco, garantendo dal primo minuto sino all' ultimo, una perenne sensazione di paura, mista ad ansia e suspance. In conclusione un gioco FONDAMENTALE per ogni video-libreria che si rispetti, sia per gli amanti del genere, sia per gli amanti della saga, che per un qualsivoglia videogiocatore che ama i videogame nella loro bellezza. Un assoluto Masterpiece di questa console!

10

Voto assegnato da DoomDoozer
Media utenti: 8.7

DoomDoozer
Cover Alone in the Dark: One-Eyed Jack's Revenge per PSX

Il Ritorno Di Capitan Jack!

Gioco che rientra nella categoria "Azione", ma ha chiaramente i tratti di un gioco di "Avventura" a tinte horror, rilasciato nel 1996 in USA. La storia prende luogo 3 mesi dopo le vicende del primo gioco (non giocabile per questa console, ma facilmente recuperabile tramite una collection dei primi tre titoli su Steam). Edward Carnby, ancora una volta, viene coinvolto in un caso di rapimento di una ragazzina, ad opera di una banda di criminali "non-morti" e pirati, situati in una villa in California, più precisamente ad Hell's Kitchen. Memore delle esperienze del passato, si presenta preparato ad affrontare i vari nemici che gli si porranno sulla strada, ma una strega esperta di riti Voodoo metterà a rischio la sua missione, nonchè la sua vita. A livello di gameplay il gioco presenta, grandi linee, le stesse caratteristiche del suo predecessore, però migliorate in modo da rendere più eccitante l' esperienza: ci sono più nemici, diversi tipi di azioni da poter compiere, e quindi di conseguenza diversi tipi di reazioni da poter ottenere; si potranno piazzare trappole contro i nemici, risolvere diversi puzzle per sbloccare passaggi segreti e utilizzare svariati tipi di armi, da quelle corpo a corpo a quelle a lungo raggio. Il sistema di combattimento corpo a corpo è stato decisamente migliorato, sostituendo i lenti pugni del primo titolo con dei ganci più rapidi, il calcio frontale con un calcio laterale, lento ma decisamente più efficace, e addirittura una testata per il cortissimo raggio. I comandi per tali azioni sono pochi, semplici e intuitivi, in maniera tale da rendere il gioco accessibile a qualunque tipo di giocatore. Soffermandoci sul comparto grafico, probabilmente arriveremo alla pecca più grossa di questo titolo: non ci sono miglioramenti decisivi rispetto al titolo precedente e la grafica risulta fin troppo "pixellosa" e soprattutto lenta (ad esempio spesso ci sono ritardi nel cambio scena, da una stanza alla successiva); anche a livello di dinamica di gioco non abbiamo miglioramenti decisivi rispetto al precedente titolo. Andando invece ad analizzare il comparto sonoro, saliamo decisamente di livello, a partire dalla colonna sonora, fino ad arrivare agli effetti sonori (sia quelli di combattimento, che quelli di gioco); da premiare l' impegno nel ridoppiare a livello sonoro ciascun testo scritto trovato durante l' esperienza di gioco. In conclusione un gioco che, nel suo complesso, segue le vicende del predecessore apportando parecchie migliorie dal punto di vista del gameplay e del comparto sonoro, che ha come pecca la qualità grafica nel suo complesso. Mi sento di consigliarlo, sicuramente a chi è appassionato del genere o della saga.

7.5

Voto assegnato da DoomDoozer
Media utenti: 7.3

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