Quando ad Halloween Jack Skellington incontra Sir Daniel Fortesque.
Medievil è stato uno dei titoli più rappresentativi dell’epoca PSX e indubbiamente con quell’atmosfera creepy, quasi Burtoniana e fanciullescamente tetra se ne son visti pochissimi e negli ultimi anni praticamente nessuno e quando i ragazzi di Headup Games hanno annunciato Pumpkin Jack, action platform vecchio stampo a tema smaccatamente Halloween molti di noi sono stati attraversati da un piacevole friccicore nostalgico. Ebbene grazie ad una copia review per Nintendo Switch gentilmente concessomi dai ragazzi di Headup Games posso parlarvi del titolo. Come se la sarà cavata?
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Jack demone zucca, anima impura, lingua tagliente e sempre pronto a menar le mani, viene catapultato sulla Terra da sua malvagità Satana per terminare con successo i suoi piani di conquista e combattere uno Stregone, ultimo baluardo di difesa dell’umanità che sta creando più di un grattacapo alle forze del male. Queste sono le premesse di una storia estremamente semplice ma che grazie al carisma e alla caratterizzazione del protagonista e dei suoi “amici” riesce ad intrattenere e a scorrere via con piacere.
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Veniamo scaraventati all’interno del mondo di gioco e parlando dell’aspetto puramente tecnico, il gioco non offre un colpo d’occhio eccezionale e in molte occasioni qualche texture slavata può far capolino insieme a modelli poligonali non troppo complessi. Nonostante ciò il titolo risulta ugualmente gradevole e in alcuni scorci addirittura soddisfacente grazie proprio alla sua direzione artistica ispirata e piacevole fatta di cromatismi e forme volutamente esagerate che ben di sposano con il contesto altrettanto esagerato e cartoon, richiamando molto lo stile di Medievil e la sua stramberia.
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Il più grande pregio di Pumpkin Jack però risiede nell’estrema varietà di situazioni escogitate dagli sviluppatori per scongiurare una ripetitività che in questo genere di giochi può rivelarsi fatale. Si va dalle fasi puramente platform dove ogni salto al millimetro diventa fondamentale, alle fasi su binari a bordo di cavalli e carrelli da miniera fino a fasi action nude e crude con un arsenale che spazia tra fucili, vanghe, lance, spade e tecniche magiche e ancora con fasi dove la testa stessa di Jack potrà essere utilizzata per arrivare in posti altrimenti irraggiungibili. Tutte queste fasi funzionano generalmente bene, peccato solo che in qualche situazione si generi un pò troppo caos a schermo e i comandi non risultino sempre reattivi e precisi innescando delle situazioni spiacevoli e conseguente game over. Fortunatamente un level design mai rinunciatario che tende ad inciampare un pò nelle fasi più platform, riesce a funzionare a dovere regalando un buon tasso di sfida e mantenendo alta la curiosità e l’attenzione del giocatore intento a raccogliere tutti i crani di corvo necessari per poter acquistare Skin estetiche per Jack.
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Una buona varietà dei nemici tra pipistrelli, scheletri, maghi, zombie e umani corazzati che sapranno come prendervi a calci nelle chiappe, garantiscono un buon tasso di sfida sempre bilanciato, il tutto per una longevità che si assesta sulle 5–6 ore che ho ritenuto più che soddisfacente vista anche la grande varietà di situazioni che il titolo propone. A chiudere il cerchio una colonna sonora deliziosa sempre incalzante e ben eseguita che saprà accompagnare egregiamente ogni stage.
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Insomma, Pumpkin Jack è un action platform onesto, senza pretese di eccellenza ma che nel suo piccolo sa essere vario e ben studiato, regalando una manciata di ore di sano divertimento in pieno stile anni 90. Se amate la atmosfere di Halloween e la serie Medievil non potete lasciarvelo sfuggire, per tutti gli altri dategli una chance, non sarà il gioco della vita ma è certamente uno di quegli omaggi che vale la pena premiare.