maxroma91

Che saranno mai 19 anni di ritardo?
19 anni passati da quando sono venuto per la prima volta in possesso di questo videogioco, tramite l'uscita Agosto 2005 di Giochi per il Mio Computer (considerate che avrei iniziato il primo anno di tecnico industriale 1 mese dopo... adesso ho un figlio di 2 anni).
Questo titolo è uno dei miei più grandi rimpianti di backlog: cominciato più e più volte, mai uscito dalla prima città (probabilmente nemmeno mai giocato per più di un paio di ore di seguito). Quest'anno mi viene lo schiribizzo di recuperarlo e alla fine ci ho passato 50 ore e l'ho portato a termine (con buona pace del Massimiliano 14enne dell'epoca).
Ricordo a tutti che questo è il primo gioco realizzato da Larian Studios (gli Original Sin e Baldur's Gate 3 vi dicono nulla?)
Ma come è questo titolo? Di fatto si tratta di una via di mezzo fra un GDR alla Black Isle (quindi con una componente ruolistica importante che non si limita solo al mero combattimento) ma con una fortissima influenza di Diablo. È presente uno sviluppo del personaggio semplificato (4 caratteristiche da potenziare al levelup) unito a un "albero" di abilità che spaziano dalla maestria nelle armi alle doti di fascinazione e da furfante (come scassinare serrature e borseggiare).
L'ambientazione è composta dal più classico dei fantasy tolkieniani e sono presenti svariati tomi ingame per l'approfondimento della lore.
L'interazione con gli NPC è abbastanza classica (secondo i dettami dello "scegli la linea di dialogo che ritieni più consona) seppur risulta alla lunga ripetitiva (molti npc sono placeholder con interazioni "base"). È possibile interagire con praticamente tutti gli oggetti presenti negli ambienti, per quanto molti siano solo di abbellimento (e quindi di fatto inutili)
Devo dire che è un titolo molto apprezzabile (ovviamente facendo finta di giocarlo a inizio anni duemila, all'uscita) anche se alla lunga ho un pò sofferto l'ibridazione con Diablo soprattutto nella componente di randomizzazione del loot e per quanto riguarda la parte finale di gioco, che ho ritrovato un pò troppo diluita.
Adesso sotto con Beyond Divinity

Metto °solo° 8.5 poiché il gioco in questione non è null'altro che una tech demo per dimostrare le potenzialità della PlayStation 5 e del suo controller DualSense.
Detto ciò: magari tutte le demo fossero così.
Titolo divertentissimo (seppur semplice e senza velleità di competizione), pieno zeppo di riferimenti alla storia del medium videoludico by Sony e che ripercorrere a mo' di museo interattivo l'evoluzione delle console della casa stessa.
Appena avrò modo recupererò anche il seguito appena uscito.

Perla incredibile. Classico esempio di gioco dove qualsiasi commento a riguardo può essere inteso come uno spoiler. Mi sento di dire che fa parte del filone dei titoli "meta", per quanto l'apparenza (e il gameplay) sembrano far trasparire il solito action platform celebrativo dell'epoca 8 bit Nintendo.
Complimenti agi sviluppatori