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Su rick.simply.writes

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ha scritto una recensione su Thymesia

Cover Thymesia per PS5

Un Soulslike in stile Bloodborne ai tempi della pestilenza

Un viaggio a ritroso nei ricordi
Tutto ebbe inizio ad Ermes, regno fiorente grazie all'utilizzo di una scienza alchemica in grado di trasformare la pestilenza, che stava mietendo vittime in tutto il continente, in un antidoto. Fino a quando la pestilenza colpì la stessa culla dell'alchimia, uccidendo e mutando gli abitanti in terribili mostri che popolavano le strade.
La soluzione a questa incombente minaccia è nelle mani di Corvus, guerriero solitario che detiene all'interno dei propri ricordi la formula per sconfiggere la pestilenza, i quali però sono andati perduti.
Con l'aiuto della giovane e saggia principessa Aisemy, Corvus deve intraprendere un viaggio all'interno dei suoi ricordi smarriti per recuperare la formula per poi porre fine alla pestilenza.

Sulle orme di Bloodborne, più o meno
A livello artistico ed espressivo il titolo di OverBorder Studio ricalca il capolavoro di FromSoftware, Bloodborne, richiamando lo stile gotico e le atmosfere cupe di Yharnam, senza però riuscire ad emulare il suo immenso fascino. Ermes si sviluppa in tre macroaree, le quali propongono scenari scialbi privi di mordente e attrazione, oltre ad essere fin troppo lineari. Una volta completate è possibile riesplorarle attraverso delle missioni secondarie, le quali, oltre a rimescolare l'ordine dei nemici, tenderanno semplicemente a ribaltarne il percorso. Il level design delle aree, seppur con la presenza di shortcut oculati, risulta piuttosto basilare e confusionario, con la ripetizione di stessi scenari in più aree della mappa. Il titolo presenta un lato tecnico a dir poco retrogrado con evidenti cali di frame in alcune sezioni.

Un gameplay tanto divertente quanto imperfetto
Se sotto l'aspetto stilistico il team taiwanese si è ispirato a Bloodborne, non si può dire lo stesso del gameplay, il quale tenta di ricalcare l'aggressività e la dinamicità di un altro titolo capostipite di From Software, Sekiro. Corvus, dotato di gran velocità e destrezza, tramite la sua sciabola può infierire ai nemici ingenti danni, i quali però, sotto forma di ferite, col tempo si possono rimarginare. Per impedire ciò, Corvus può utilizzare il suo artiglio con il quale sradicare la vita del bersaglio e lasciarlo in punto di morte. A questo punto, può eseguire un esecuzione oppure, tenendo premuto il tasto dell'artiglio, può rubare l'arma pestilenziale del nemico, la quale rispecchia il suo moveset. Le armi pestilenziali si possono inoltre conseguire definitivamente attraverso l'acquisizione di frammenti dai nemici sconfitti. Seppur di esse ce ne sia una gran varietà rappresentano un'arma a doppio taglio, poiché ogni volta che le utilizzeremo saremo vulnerabili agli attacchi nemici. Ogni eliminazione garantisce l'accumulo di frammenti di ricordo, valuta di gioco spendibile per salire di livello presso i Lumi, ovvero i checkpoint del gioco, e che si perde una volta morti. In puro stile Souls si ha la possibilità di recuperare il malloppo tornando nello stesso punto senza morire una seconda volta. Ogni volta che Corvus sale di livello potenziando uno dei suoi tre attributi (forza, vitalità e pestilenza) ,acquisisce un punto talento spendibile nel menù appropriato fino al livello 25. I punti talento possono essere riassegnati in qualsiasi momento, così da personalizzare e variare il proprio stile di combattimento. Infine Corvus presso i Lumi può potenziare e creare pozioni, mediante gli ingredienti sparpagliati all'interno della mappa e quelli droppabili dai nemici.

Una storia banale e non coinvolgente
Thymesia presenta una storia con un incipit assai comune, un valoroso guerriero deve trovare la soluzione per una minaccia che sta soggiogando il regno. Seppur l'inizio non sia dei più originali, lo sviluppo del racconto poteva essere interessante, peccato per il modo con il quale viene narrato. A parte dei dialoghi con due personaggi, l'origine della piaga viene raccontata attraverso dei documenti sparsi per le aree del regno di Ermes, i quali sono tantissimi e molti di essi non apportano niente, ma bensì risultano assai noiosi. Inoltre la durata risicata del titolo, all'incirca 11 ore, non permette un adeguato approfondimento, rendendo la storia alquanto superficiale.

6.5

Voto assegnato da rick.simply.writes
Media utenti: 7.5 · Recensioni della critica: 7.1