Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

I miei nuovi eroi videoludici sono un farmacista, un pianista e un ragazzo che adora Jumanji - reportage

Hackney Wick è la stazione migliore per arrivare a Queen Elizabeth Olympic Park, quindi, domenica sono sceso dalla carrozza in mezzo a uno spropositato numero di persone che indossavano scarpe da ginnastica, tute aderenti e braccialetti Fitbit. Una volta uscito dalla stazione e dopo aver fatto un po' di strada in direzione di Copper Box, arena sportiva che ha ospitati eventi come Wheelchair Rugby e Netball Superleague, mi sono trovato di fronte a una folla molto diversa.



Zaini pieni di gadget elettronici e infarciti di pacchetti di biscotti. Le mani imboscate nelle profonde tasche dei parka. Le persone stavamo parlando delle carte che preferivano, scherzavano di poter spazzare via le lunghe code con un tornado ben piazzato o di poter superare i tornelli cavalcando un cinghiale. C'erano anche qualche gruppo e qualche coppia qui e là, ma nessuno che davvero si conoscesse l'un l'altro. Tutti, però, capivano immediatamente le battute. Tutti avevamo trascorso gli ultimi anni a fare in modo di poter capire queste battute.



Clash Royale è un gioco tower defence, nel quale due utenti evocano delle pedine, lanciano magie e costruiscono edifici all'interno di una piccola arena, grazie all'uso di alcune carte da gioco con l'obiettivo di buttare giù il castello dell'avversario. Alle finali mondiali, che si sono tenute appunto al Copper Box, sedici dei migliori giocatori al mondo si sono dati battaglia per un premio complessivo di 400.000 dollari, di cui 150.000 sarebbero andati al vincitore.

Continua la lettura su www.eurogamer.it

28 dicembre 2017 alle 11:20