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Dietro le quinte dello sviluppo di Alien Resurrection per PSOne - articolo

Indipendentemente dalla vostra età molto probabilmente conoscete Alien. Nei 39 anni che sono passati da quando l'immortale film sci-fi-horror di Ridley Scott è sbucato dalle fottute pareti dei cinema abbiamo assistito a una costante serie di contenuti legati all'IP in quasi ogni forma di media. Film, libri, fumetti, videogiochi, un gioco da tavolo e anche delle action figure per bambini. Il franchise di Alien ha "infestato" di tutto.



Tuttavia il franchise di Alien è una corsa sulle montagne russe a livello di qualità. Nei film abbiamo il colossale picco dell'originale uscito nel 1979 e l'incredibile banalità di Alien vs Predator 2: Requiem. Nei videogiochi i titoli basati su Alien e i suoi sequel seguono anch'essi questa altalena a livello qualitativo. Per ogni Alien Isolation c'è un AVP: Extinction, per ogni Aliens (il gioco arcade) c'è un Aliens: Colonial Marines.



Il novembre del 1997 portò con sé uno dei film più ingiuriati all'interno del franchise di Alien: Alien - La Clonazione. Sia dal punto di vista della massa che da quello dei fan non sembrò altro che uno spudorato tentativo di far soldi riportando in vita una delle uniche (e migliori) protagoniste femminili del film per ottenere un guadagno facile e veloce. La visione del franchise di Jean-Pierre Jeunet è indubbiamente un'opera registica pasticciata e in definitiva strana (sebbene abbia la propria buona dose di divertenti momenti da horror) ma le storie più interessanti legate a Resurrection non riguardano il film ma il videogioco tie-in omonimo sviluppato dal team britannico Argonaut.

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13 ottobre 2018 alle 10:40