Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Detective: Rainy Night – Recensione Speedrun

Proprio come in C.S.I., anche in Detective gli omicidi sono all'ordine del giorno e Rainy Night, protagonista della nostra recensione Speedrun, è solo l'ultima di tanti capitoli. La serie di JanduSoft e K148 Game Studio questa volta però cambia le carte in tavola e ci propone un protagonista, Iker Carmona, un gameplay rinnovato e in generale uno stile rivisto per offrire un'esperienza più immersiva. Scoprite con noi se questi cambi sono stati un successo.



Benvenuti all'Holiday



Sembra ieri che completavamo con successo l'ultimo episodio della serie Detective. E in effetti, di tempo ne è passato davvero poco, perché l'uscita di Scene Crime risale soltanto allo scorso settembre. Abbiamo scelto di premiare il quinto capitolo della saga con una sufficienza, considerata la voglia del team di provare a rinnovare una formula che in alcuni casi si è rivelata un po' troppo pigra, sperando in un deciso cambio di rotta con eventuali nuovi racconti investigativi. E questa svolta è arrivata con Rainy Night, che fin da subito dimostra di volersi svincolare dai predecessori. La più interessante delle modifiche è il protagonista, il detective Iker Carmona, un poliziotto senza voce, ma pronto a dire la sua. Il gioco propone infatti scambi di dialoghi con vari NPC: potremo interrogarli per ricevere varie informazioni.



La storia di Rainy Night, diversamente da quanto visto nei precedenti Detective, prende una svolta decisamente particolare. Iker si ferma al motel Holiday per riposare, ma nella notte una violenta pioggia scatena fenomeni paranormali. Il nostro poliziotto rimarrà bloccato nella struttura assieme ad altri sette estranei, andando incontro a misteriosi accadimenti e una serie di sparizioni. A complicare il tutto ci penserà uno strano blackout che metterà fuori uso anche tutti i veicoli, obbligando Carmona a risolvere da solo il mistero che aleggia sull'Holiday.



Detective: Rainy Night si articola in un totale di 12 capitoli, che coprono l'arco temporale di cinque giorni. Questo stile offre ai giocatori una storia progressiva, diversamente da quanto visto ad esempio nel già citato Scene Crime in cui le tre storie erano svincolate tra loro. La durata complessiva rimane comunque molto contenuta: i più abili potranno infatti completare le indagini in meno di due ore.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/12/detective-rainy-night-recensione-review-2.jpg



Il gameplay di Detective: Rainy Night



Non volendovi rovinare la trama, possiamo anticiparvi che Detective: Rainy Night è un horror psicologico in cui non dovrete aspettarvi dei jumpscare, ma piuttosto risvolti inaspettati che vi spingeranno a ragionare su quello che potrete trovare nel motel. In questo senso, il titolo di K148 Game Studio si pone come un gioco riflessivo più che d'azione: ci troveremo a muoverci con visuale in prima persona all'interno della struttura per raccogliere indizi. Il team ha apportato un'importante modifica, aggiungendo un taccuino in cui raccoglieremo appunti e informazioni. Si tratta di un elemento molto più pratico e intuitivo di quanto visto nei capitoli precedenti, che non possiamo che apprezzare.



Allo stesso modo, molto apprezzabile la maggior interazione anche con altri personaggi. Non ci sposteremo in ambienti vuoti e asettici, pieni solo di oggetti, ma ci sentiremo davvero parte di un motel in cui sono confinati degli estranei. La svolta sovrannaturale può invece piacere o meno, a seconda dei gusti del singolo, ma non è comunque così invadente da risultare fastidiosa. Pur collocandosi nella sfera degli horror psicologici, non ci saranno momenti splatter o troppo pesanti.



Buono il comparto tecnico, con una grafica curata che rimane pur sempre nella sfera dei giochi indipendenti. I modelli poligonali sono un po' grezzi e le ambientazioni a volte poco definite, ma nel complesso Detective: Rainy Night si difende discretamente bene, tenuto anche conto del prezzo di budget a cui viene proposto. Piacevole anche la colonna sonora, mentre ancora una volta encomiabile la presenza di sottotitoli in lingua italiana, che permettono a chiunque di comprendere la storia.



Il Platino di Detective: Rainy Night



La lista trofei di Detective: Rainy Night rimane fedele allo stile della serie. Per sbloccare il tanto agognato Platino sarà infatti sufficiente arrivare all'inizio del quinto giorno, sbloccando un trofeo per ognuno dei capitoli. 11 in totale, tutti d'oro, accompagnati dall'immancabile coppa blu. Un vero e proprio paradiso per i cacciatori, nonché una sfida alla portata di qualsiasi giocatore.




L'articolo Detective: Rainy Night – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

oggi alle 17:10