Shuhei Yoshida: “I tripla A non possono fallire. Ma dobbiamo supportare l'arte di produrli”
I giochi per dispositivi mobili sono ormai tra i più gettonati e i più diffusi, ma nessuno riesce a evitare di tornare, ciclicamente, ai cosiddetti tripla A, titoli che, per definizione, hanno richiesto grossi investimenti e un importante sforzo umano. E che spesso vengono a coincidere con la differenza principale tra una console oppure quell'altra.
Lo sa bene Shuhei Yoshida, presidente di Sony Worldwide Studios, pur consapevole di quanto siano importanti le produzioni indipendenti, maggiormente aperte alla sperimentazione. Ecco quanto dichiarato:
Da un lato, nel campo dei tripla A, la scala e il livello tecnologico dello sviluppo è cresciuto così tanto che mi sembra che ogni volta che iniziamo un nuovo progetto facciamo una grande scommessa. I risultati finali, quando raggiunti con successo, vedono un'incredibile fusione tra arte e tecnologia.
A causa della grandezza dell'investimento, ogni titolo sembra troppo grande per potersi permettere di fallire. Gestire questi progetti tripla A comporta un'enorme pressione. Questi prodotti sono quelli che conducono l'industria sempre più verso l'intrattenimento mainstream. Dobbiamo continuare a supportare l'arte di produrre titoli tripla A.
