Per la politica i videogiochi sono belli solo quando fanno comodo - editoriale
È notizia di qualche giorno fa che a Donald Trump piace Twitch. L'attuale presidente degli Stati Uniti ha aperto persino un canale sulla piattaforma di Amazon. Il perché della sua ultima decisione è presto detto: si avvicinano le elezioni presidenziali, in programma il prossimo anno.
Allora diventa essenziale sfruttare ogni canale comunicativo, specialmente se è uno di quelli preferiti dalle giovani generazioni. La più popolare piattaforma di streaming videoludico viene così trasformata in un megafono eccellente per parlare a quelle stesse generazioni.
Persone che, purtroppo di frequente, vengono coinvolte ogni qualvolta Trump prende di mira i videogiochi come capro espiatorio per i mali del suo Paese e degli episodi di violenza lasciando passare grossolanamente il messaggio che giocare a Call of Duty oppure Doom porti ad atteggiamenti aggressivi.
