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Arise: A Simple Story - recensione

Sono tanti i giochi in cui dall'inizio alla fine non si sente pronunciare una singola parola, ma che nonostante questo riescono a parlare al cuore di chi si trovi davanti allo schermo. Ci vengono in mente titoli come Ico, Shadow of the Colossus, Journey ma anche Inside e il poetico Brothers: A Tale o Two Sons.



Arise: A Simple Story rientra a pieno titolo in questa particolare categoria: è un gioco che inizia nel modo più triste possibile, con un funerale, ma che attraverso un linguaggio molto particolare, quello dei ricordi, riesce ad emozionare.



Il protagonista del suddetto funerale è un uomo anziano, dalla folta barba bianca. Il suo corpo viene dato alle fiamme su un'antica pira proprio nella prima scena, ma si risveglia subito dopo in un luogo oltre la dimensione terrena. Un posto ammantato di neve con una potente luce che si staglia sul fondo. È il simbolo del trapasso, ma non ha una connotazione terrificante, anzi... si respira un'atmosfera di pace.



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2 dicembre 2019 alle 15:00