Ubisoft vuole rinnovarsi, riassume l'ex direttore creativo di Splinter Cell e punta all'unicità
Negli ultimi anni, la maggior parte dei titoli AAA di Ubisoft potevano vantare alcuni elementi comuni fra di loro e questo dettaglio non è passato inosservato con il passare del tempo. Per chi non lo sapesse, tutto questo è merito del team editoriale di Ubisoft.
Sebbene non composto da sviluppatori che lavorano attivamente alla realizzazione dei titoli, si tratta di un gruppo di persone che influenza parecchio la loro creazione, fornendo suggerimenti su ogni elemento, dal game design allo script. Proprio questo team è quello che ha spinto Ubisoft a focalizzarsi su titoli open-world, con elementi online e dalle tematiche riconducibili al mondo reale, evitando di introdurre troppa "politica".
Per un certo periodo di tempo, le idee del team editoriale funzionavano: tuttavia, le vendite deludenti dei giochi più importanti di Ubisoft del 2019, come The Division 2 e Ghost Recon Breakpoint, giudicati fra l'altro troppo simili ai capitoli originali, hanno spinto la compagnia a fare un passo indietro e, cosa ancora più importante, rinviare i propri titoli imminenti, come Watch Dogs Legion, al prossimo anno fiscale.
