Ubisoft, un dipendente su quattro ha vissuto o testimoniato comportamenti inadeguati al lavoro
In un messaggio inviato a Kotaku direttamente dalla compagnia, Ubisoft ha svelato i risultati di un sondaggio interno riguardante le condizioni di lavoro in termini di comportamenti da parte di dipendenti, molestie, minacce o tutto quello che a lavoro (ma anche fuori) è considerato inappropriato. A quanto pare, i risultati non sono soddisfacenti.
Nel messaggio, Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, rivela che il 25% degli intervistati anonimi al sondaggio estivo ha riferito di aver assistito o aver subito comportamenti inadeguati in prima persona. Inoltre, un intervistato su cinque ha affermato di non sentirsi “pienamente rispettato o al sicuro nell'ambiente di lavoro”. Ubisoft afferma che il sondaggio è stato condotto da una società di ricerca indipendente.
Altre rivelazioni tratte dal rapporto condiviso dall'azienda indicano che i dipendenti non binari hanno il 43% di probabilità in più di subire, assistere o sentire la discriminazione rispetto agli uomini. Per fare un confronto, le donne hanno “solo” il 30% di probabilità in più rispetto agli uomini di incontrare gli stessi incidenti legati alla discriminazione.
Uno degli obiettivi delineati da Guillemot per affrontare questo problema include il “garantire che le donne compongano almeno il 24% dei team di Ubisoft entro il 2023″. Sulla base dei quasi 19mila dipendenti di cui Guillemot ha menzionato la responsabilità nel suo messaggio, ciò significherebbe l'assunzione di circa 380 donne.
Ubisoft vuole infine fare del suo meglio per sistemare questi problemi di discriminazione, e non solo, internamente. Tra i piani della compagnia troviamo infatti bonus per la direzione che riesce a soddisfare gli obiettivi di diversità, la creazione di un comitato per il marketing dei contenuti e dei prodotti che garantisca che sia la pubblicità dei titoli “in linea con i valori di rispetto e correttezza” e così via.
Fonte: Kotaku
