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Microsoft che acquisisce Bethesda è tutta una questione di Game Pass - editoriale

C'è quasi la sensazione di aver trattenuto il nostro respiro collettivo in attesa di questo momento. Sin da quando Microsoft si è impegnata per risolvere la propria debolezza in ambito first-party con una serie di acquisizioni che sono iniziate lo scorso anno con diversi studi di media grandezza come Playground Games, Ninja Theory e Obsidian, attendevamo la bomba atomica, la super acquisizione che avrebbe portato qualche studio di alto profilo e dei franchise inestimabili. Recentemente sono circolati dei report che indicavano come le discussioni per acquisire Bungie fossero state abbandonate. Qualcuno pensò che fosse coinvolto un obiettivo ancora più grande, addirittura un super publisher come EA e Activision Blizzard.



È venuto fuori che quelle speculazioni non erano così campate per aria come si sarebbe potuto pensare. Microsoft ha annunciato la volontà di acquisire la società madre di Bethesda, Zenimax per l'enorme cifra di $7,5 miliardi, tre volte ciò che pagò per i creatori di Minecraft, Mojang, e solo un miliardo in meno rispetto a quel che Disney ha pagato per Marvel e LucasFilm combinate. Questo porta all'interno del catalogo di Xbox franchise giganteschi come The Elder Scrolls, Fallout e DOOM e aumenta lo schieramento di sviluppatori first-party di Microsoft di ben otto team, inclusi nomi storici come Bethesda Game Studios, id Software e Arkane.



Questa è l'acquisizione più importante che i videogiochi abbiano mai visto? Sì e no. Dal punto di vista puramente economico l'acquisizione dei creatori di Clash of Clans, Supercell, da parte di Tencent ha fatto di meglio con la sua sbalorditiva cifra di $8,6 miliardi. È difficile affibbiare un valore in dollari alla fusione del 2008 tra Activision e i proprietari di Blizzard, Vivendi, dato che fu uno scambio di azioni e quote ma era nella stessa categoria e Blizzard era talmente importante da prendere possesso di una metà del nome della compagnia come parte dell'affare. Allontanandoci dai freddi numeri, Minecraft ha penetrato la coscienza del pubblico di massa molto più in profondità rispetto a qualsiasi IP di Bethesda, perfino DOOM, oltre ad avere una capacità molto più forte quando si tratta di raggiungere fasce d'età diverse. Ma non penso che abbiamo mai assistito a una tale dimostrazione di forza da parte di un produttore di piattaforme: accaparrarsi un grande publisher, una rete di studi di talento e una schiera di IP di valore in una sola mossa.



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4 ottobre 2020 alle 11:10