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Death to 2020 - recensione

Si usa spesso ridere delle sciagure, meglio se altrui. Si può riuscire a ridere del 2020, anno di sciagura collettiva che ha toccato chiunque sul pianeta, come nemmeno una guerra mondiale era arrivata a fare?



Charlie Brooker, dalla lunga carriera sfociata in Black Mirror, ha pensato di sì, con l'intenzione di non far sghignazzare il suo pubblico ma di farlo sorridere spesso amaramente, qualche volta al massimo esplodere in qualche risatina nervosa. Quindi nessuno aspetti di ribaltarsi dal ridere con questo Death to 2020, documentario di un'ora e dieci.



Per raccontare le cose incredibili successe in un anno che con la sua doppia cifra faceva quasi simpatia, Brooker sceglie la chiave narrativa a lui congeniale, la satira. Ma è possibile aspettarsi di ridere quando nessuna satira riesce più a superare la realtà e quindi in fondo da ridere non c'è proprio più niente?



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11 gennaio 2021 alle 10:10