Bloody Rally Show – Recensione Speedrun
Sangue e motori nella nostra recensione Speedrun di Bloody Rally Show. I ragazzi di Kodo Linija, piccolo studio indipendente lituano, provano a rivoluzionare il mondo dei racing game aggiungendo alle gare un elemento in grado di dare intensità e vivacità: la morte.
Dal riposo in ghiaccio al volante
Bloody Rally Show tenta di essere innovativo già a partire dalla trama. Siamo in un futuro non troppo lontano, in cui il pubblico cerca emozioni forti. Un gruppo di facoltosi individui decide quindi di creare un ibrido tra un reality show e una gara automobilistica, chiamato appunto Bloody Rally Show. Una serie concorrenti si sfidano in corse senza esclusione di colpi a bordo di auto da rally del Gruppo B. Tra questi troviamo il protagonista del gioco, tenuto in vita grazie al crio sonno, che deve una ingente somma a uno dei benefattori e si trova obbligato a correre per riguadagnare la sua libertà.
Queste premesse si concretizzano in un gioco di guida arcade con visuale dall'alto, in cui sfidare una serie di avversari tentando di tagliare per primi il traguardo. Non aspettatevi però gare da mezz'ora o sfide con sorpassi all'ultima curva: Bloody Rally Show è un titolo mordi e fuggi, in cui tutto si risolve nel giro di un paio di minuti. Questo è anche merito di un gameplay essenziale: accelerate, derapate e la possibilità di utilizzare la nitro sono elementi classici dei racing game arcade. Il tutto è realizzato in salsa arcade, con veicoli pronti a salti su rampe, sgommate nel fango e ovviamente tanto fuoristrada. La variabile, nell'opera di Kodo Linija, è l'inserimento in alcuni tracciati di armi letali con cui sbarazzarsi dei rivali.
La dipartita degli avversari a colpi di armi da fuoco non è l'unico elemento cruento di Bloody Rally Show. Durante le gare capita infatti d'investire incauti pedoni, scatenando il panico e creando scie di sangue. L'elemento più interessante di questa possibilità è che molto spesso l'eliminazione di civili si trasforma in richiesta specifica da parte degli organizzatori del torneo, che si concretizza di fatto in una missione secondaria. L'idea è decisamente interessante, così come risulta molto azzeccata la scelta di creare tracciati generati in maniera casuale che rendono le gare sempre uniche.
Strade rosso sangue
I circuiti non sono l'unica variante di Bloody Rally Show: i piloti possono infatti affrontare varie modalità con caratteristiche uniche. La storia segue un filo narrante e permette di cimentarsi in sfide in sequenza, sbloccando vari veicoli e potenziando quelli in nostro possesso. Le Gare Speciali consentono di prendere parte a sfide uniche, come guidare auto enormi facendo più danni possibile oppure affrontare piste con l'acceleratore bloccato. Le Sfide Giornaliere consentono invece di lanciarsi in prove uniche per iscrivere il proprio nome nelle leaderboard online. Da non trascurare infine la possibilità di sfidare i propri amici in locale e soprattutto la funzione che mette nei panni di un pedone che tenta di fare lo scatto di gara perfetto senza farsi uccidere. Quest'ultimo è un “plot twist” (passateci il termine) molto intrigante e perfettamente in linea con lo stile ironico del gioco.
La qualità del gameplay si riflette anche sulla realizzazione tecnica, sempre molto buona. Bloody Rally Show ricorda come stile Super Pixel Racer, che abbiamo recensito per voi qualche mese fa, ma aggiunge qualche piccola finezza. Tutto rimane comunque molto colorato e divertente, come dimostrano gli stili che possono essere scelti per decorare le nostre piccole auto, accompagnato bene anche da una colonna sonora dinamica e coinvolgente. Decisamente valida anche la longevità: nonostante la brevità della campagna e delle singole gare, la rigiocabilità è talmente elevata che potreste passare tranquillamente anche una ventina di ore in pista senza annoiarvi.
Trofeisticamente parlando: coppe mortali
A dispetto dello stile scanzonato e della rapidità delle gare, la lista trofei di Bloody Rally Show è tutt'altro che rapida da completare. Le sfide non sono assolutamente complicate, ma richiedono una buona dose di grind e il completamento di numerose gare. Stranamente (e fortunatamente, aggiungeremmo noi) non esistono trofei legati alle Sfide Giornaliere, dunque il Platino del gioco può essere sbloccato anche senza una connessione internet.
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