Gunborg: Dark Matters – Recensione Speedrun
Come un fulmine a ciel sereno ci ritroviamo a recensire Gunborg: Dark Matters, un titolo su cui nessuno avrebbe mai puntato, probabilmente. Sviluppato da Rickard Paulsson, one man army come si suol dire, questo sparatutto action a piattaforme ne riserva veramente delle belle. Ma lanciamoci tutti insieme all'assalto dell'enorme nave madre e svisceriamo questo piccolissimo titoli indie che probabilmente conquisterà molti videogiocatori.
Non si giudica un libro dalla copertina
Gunborg: Dark Matters ci metterà nei panni di una, presumibilmente, cacciatrice di taglie, impegnata nel ritrovamento di alcuni infobot su un'astronave aliena. Per completare l'opera dovrà anche eliminare chiunque si opponga a questa missione. E fu così che la trama finì. A parte gli scherzi, il titolo non vi darà nessun incipit ed è solo giocando che riuscirete a far quadrare qualcosa, a capire perché state facendo ciò che state facendo. I dialoghi saranno striminziti e relativi solo alle bossfight. Nessuna informazione sul mondo di gioco vi sarà mai data e voi vi limiterete a sparare ad affettare qualsiasi cosa vi si pari davanti. Ha senso? Assolutamente si.
Eliminato questo senso di spaesamento iniziale, ma neanche tanto visto che ci troviamo davanti a uno sparatutto action a scorrimento in 2D, non vi resta che lanciarvi nel gioco e nei suoi punti forti, ovvero la reattività e la velocità con cui si sviluppano le azioni.
Scudo, spada e proiettili
Come dicevamo poc'anzi, la parte realmente bella di Gunborg: Dark Matters è sicuramente quella giocata. Tutto si svilupperà in livelli divisi per sezioni in cui troveremo nemici e trappole varie. Armati di spada e scudo dovremmo avanzare, con la possibilità di raccogliere le armi dai nemici caduti e deflettere i proiettili in arrivo con lo scudo. Ed è proprio con quest'ultimo che si può pensare a tante diverse tattiche. Lo si può usare come un ariete, ovvero caricando i nemici fino ad avvicinarsi moltissimo, o anche per evitare trappole e spuntoni anche su pavimento, rimbalzando fino a quando non si scaricherà. Le armi utilizzabili saranno composte da mitragliatrici, lancia-mine, fucili perforanti e simili. Unico consiglio che ci sentiamo di darvi e di rimappare i comandi, poiché saltare con L2 non è una vera comodità.
A dare maggior pepe all'azione ci sarà una barra speciale, mascherata da contatore di punteggi ma che avrà una funzione ben più importante. Una volta raggiunto il limite di quel contatore partirà il countdown per l'uso della Materia Oscura, ovvero un potenziamento per le armi che le renderà potenti e letali. Ovviamente per avviare questo power up ci sarà bisogno di non subire danni. Cosa non facile.
Altra caratteristica molto simpatica è la possibilità di sbloccare vari bonus raccogliendo gli infobot nascosti in ogni livello, tre per ognuno di essi. E la menzione d'onore finale va ovviamente alla colonna sonora, figlia degli anni Ottanta e con quella bella energia synthwave che a noi piace particolarmente.
Trofeisticamente parlando: Gunborg: Platinum Matters
Bene, siamo arrivati alla sezione preferita dei nostri lettori. Sbloccare la coppa di Platino in questo titolo non sarà facilissimo né tantomeno una sfacchinata. Gunborg: Dark Matters dura relativamente poco, questo rende il dover ripetere tutti i livelli non realmente pesante da gestire. L'unica pecca è che si dovrà raggiungere il grado S alla fine di ogni missione e questo succederà solamente giocando ad Hardcore, senza subire danni, in meno tempo possibile e via dicendo. Per il resto non vi basterà altro che raccogliere gli infobot, anche ben visibili nei livelli e completare l'avventura principale. DING! Nuovo Platino aggiunto alla vostra bacheca.
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