Secret Team 355: quando l'agente segreto è femmina
Come fare un film di spionaggio/action/drammatico? Si prende la solita invenzione che sarebbe stato meglio che nessuno avesse inventato, un ordigno mortale, un virus letale, un aggeggio tecnologico capace di insinuarsi in tutte le reti internet del mondo e così via. Ovviamente ci sono subito tanti “cattivi” che la vogliono, per distruggere il mondo, per ricattare i governi.
Cosa fare allora? Si prende un eroe stile Tom Cruise o un gruppetto di cani sciolti a recuperare l'oggetto e sconfiggere le trame del Male, e li si scatena attraverso varie città del mondo. Con le dovute varianti, questo è Secret Team 355, il nuovo action tutto al femminile, un vero inno al girl power, alla sorellanza. Il titolo trova la sua origine in una storia antica, quasi una leggenda che tramanda che durante la Rivoluzione americana abbia operato una spia di sesso femminile, identificato con il codice 355.
Il “MacGuffin” sulle cui tracce tutti si avventano è un aggeggio capace di hackerare qualunque cosa, dai sistemi di sicurezza di una centrale nucleare ai mercati azionari, dalle apparecchiature di un aereo in volo allo smartphone che uno ha in tasca. Ma potrebbe essere qualunque altra cosa, non è quello il punto. Il punto è scatenare la caccia da parte di un gruppetto di agenti diversi dal solito. E cosa c'è di più diverso (ancora oggi) di una donna?
