Sissa's Path – Recensione Speedrun
Se vi piacciono i gatti, la recensione Speedrun di Sissa's Path ha sicuramente qualcosa da offrirvi. Il protagonista dell'ultima fatica di eastasiasoft e AFIL Games è infatti un dolce micino che è intenzionato a riordinare i suoi amati gomitoli. Un'idea interessante, per un puzzle game che punta tutto (forse troppo) sulla sostanza.
Cosa fa il gatto di Sissa's Path?
La domanda del nostro titolo ha già trovato una risposta nelle prime righe di questa recensione. Come accennato, infatti, il protagonista del gioco di AFIL Games ha la passione per i gomitoli di lana, ma non riesce a vivere senza un po' di ordine. Ecco perché decide di mettersi all'opera e riporre tutte le sue amate palle di filo, intenzionato a non fermarsi fino a quando non sarà tutto sistemato.
Il tutto, in questo caso, è composto dai numerosi livelli di un'opera sprovvista di qualsiasi trama o input da fornire al giocatore. Da uno scarno menu iniziale, che ricorda quello di Fluffy Cubed, si accede al primo schema di un puzzle game dai comandi incredibilmente lineari. Come vedremo, le similitudini con il titolo di Naoka Games non si fermano (purtroppo) qui.
Un altro punto di contatto è lo stile grafico, con schemi a quadretti simili a scacchiera proposti con visuale isometrica. Ai tondi gomitoli verdi, da collocare su apposite caselle luminose, si contrappone un gatto decisamente cubico, che affronta quella che viene definita “un'esperienza rilassante” e si muove tra scatti ed errori alla ricerca delle soluzioni.
Il gameplay di Sissa's Path
Come è facile intuire, Sissa's Path non vanta meccaniche incredibili che stravolgeranno il mondo dei puzzle game, anzi. Il gioco è incredibilmente basilare e consente al giocatore unicamente di muovere il gatto protagonista del gioco. Scordatevi salti, abilità o poteri speciali. L'unica cosa che il felino è in grado di fare è spingere gomitoli, a patto che non ci siano muri o altre sfere a bloccarne il percorso.
Trattandosi dell'unica meccanica, potreste pensare che sia stata progettata al meglio. Purtroppo vi sbagliate: AFIL Games propone comandi incredibilmente legnosi e soprattutto difficili da gestire senza errori. Ciliegina sulla torta (già di per sé non proprio gustosa) l'impossibilità di rimediare alle mosse sbagliate, se non all'ultima effettuata. Premendo un tasto è possibile riavvolgere un singolo movimento (non di più, sia mai) e salvarsi da un fallimento.
Se non bastasse a rimediare, sappiate che dovrete ricominciare tutto lo schema da zero. Non che questo porti via troppo tempo: ogni livello può essere terminato in una trentina di secondi o giù di lì. Non aiuta il fatto che con il passare dei livelli non venga introdotto nessun elemento inedito o meccanica nuova. Tutto resta invariato, fino alla conclusione di un puzzle game piatto e dimenticabile. Dello stesso tenore una colonna sonora superficiale e una grafica che farebbe una discreta figura su qualche vecchio smartphone.
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