I'll Kill Her – Recensione Speedrun
Il protagonista della nostra nuova recensione Speedrun è I'll Kill Her, una graphic novel interattiva targata DillyFrame Games. Può una storia intrigante, dalla buona realizzazione tecnica, riuscire a compensare l'assenza di un vero e proprio gameplay? Continuate a leggere per scoprire cosa ne pensiamo di questa storia.

Tutto su un tasto
Da anni siamo stati abituati a prodotti in cui l'interattività è ridotta al minimo. Visual novel come Raptor Boyfriend puntano tutto sulla narrazione, azzerando di fatto la componente manuale richiesta al giocatore. La difficoltà infatti risiede nel compiere le scelte giuste per indirizzare la storia sul binario preferito, facendo sì ad esempio che scatti la scintilla tra due personaggi.
La maggior parte di questi racconti infatti è a sfondo romantico, ma non mancano opere (come nella serie Zero Escape) in cui subentrano elementi più oscuri. Quale che sia l'argomento, comunque, il cervello del giocatore è sempre mantenuto attivo da scelte più o meno rilevanti. Ma cosa succede quando anche questo elemento viene rimosso dall'equazione?
I'll Kill Her prova a fornire la risposta. Quella di DillyFrame è infatti una vera e propria graphic novel, un racconto senza opzioni in cui potremo solo leggere i dialoghi e scorrere le pagine premendo il tasto croce. La protagonista è Stephanie, una giovane fotografa disposta a sacrificare tutto per dimostrare che i suoi scatti sono arte.
Senza troppo svelarvi della trama, possiamo dirvi che la storia tocca i temi dell'amore, della malattia mentale e delle lotte per essere ascoltati. Tra un fidanzato, Brandon, sempre più distante e la rivale Kristen Sokolinski pronta a prendersi tutto il piatto, Stephanie si ritroverà in un vero e proprio dramma psicologico.
Il gameplay di I'll Kill Her
Come vi abbiamo già anticipato, I'll Kill Her è un gioco che, di fatto, non è un gioco. Quello che si otterrà una volta scaricato il titolo è un fumetto digitale da scorrere dall'inizio alla fine. La fattura è pregevole, con disegni sempre molto chiari e semplici da comprendere nonostante l'assenza di localizzazione in italiano.
Altrettanto piacevole la storia in sé, della quale come già detto non vogliamo svelarvi troppi dettagli. Sfortunatamente il tutto durerà al massimo una mezz'oretta, leggendo con calma e cercando di cogliere ogni dettaglio. Anche la galleria, composta da una manciata di tavole aggiuntive, non contribuisce ad aumentare l'attrattiva del gioco.
Lo stesso dicasi per la modalità Dress-up, che risulta comunque essere quella più interattiva. Ci troveremo infatti di fronte a una versione svestita della protagonista, che potremo agghindare utilizzando una serie di vestiti per donarle il look che più ci aggrada. Tolta però la possibilità di sbloccare qualche trofeo, questa funzione si rivela quasi totalmente inutile.
Proprio il Platino del gioco, di cui vi parliamo tra pochissime righe, risulta di fatto essere la più grande leva di vendita di I'll Kill Her. Non vogliamo ovviamente sminuire l'opera, ma proporla come graphic novel da PC a un costo più contenuto avrebbe sortito lo stesso effetto. Così invece molti giocatori potrebbero storcere il naso di fronte a quello che, di fatto, sembra essere il classico “money grabber” per cacciatori di trofei.
Il Platino di I'll Kill Her
18 trofei, di cui 8 d'oro e 8 d'argento, oltre a un bronzo e al luccicante Platino. Questo è il bottino di I'll Kill Her, che potrete portarvi a casa in una mezz'oretta circa leggendo a fondo la storia oppure in soli tre minuti se vorrete ignorare completamente le vicende di Stephanie. Terminare i dieci capitoli e vestire Stephanie in 7 modi sarà infatti sufficiente ad aggiungere una nuova coppa blu in bacheca.
L'articolo I'll Kill Her – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

Markuito90
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