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PGA Tour 2K25 – Recensione

Abbiamo spolverato le nostre mazze e ci siamo posizionati sul tee per la recensione di PGA Tour 2K25. Il team di 2K prosegue nell'evoluzione del suo simulatore golfistico, rimasto senza rivali su piazza e unico baluardo per gli appassionati di questo sport. Se anche voi non vedete l'ora di provare a fare buca in uno, non vi resta che continuare a leggere.



It's a birdie!



Se siete amanti del golf, probabilmente saprete che i titoli della serie PGA Tour 2K, a differenza di molti altri simulatori sportivi, non hanno una cadenza annuale. L'ultimo capitolo, PGA Tour 2K23, è stato comunque in grado di riscuotere un discreto successo. L'inclusione all'interno della Instant Game Collection dedicata agli abbonati PlayStation Plus ha inoltre aumentato la diffusione di un gioco solitamente riservato a una piccola nicchia.



Per questo motivo la curiosità attorno a PGA Tour 2K25 era più alta rispetto al normale, con il team chiamato a uno sforzo per rendere il suo simulatore ancora più impattante. Quello che possiamo anticiparvi è che l'impresa è riuscita, sfruttando anche il feedback dei fan che chiedevano a gran voce alcune modifiche. Il concetto di fondo rimane però sempre quello: indossare scarpe adatte, prendere il proprio caddie e provare a diventare i migliori giocatori di golf del mondo. La proposta di PGA Tour 2K25 richiede una connessione internet pressoché per qualsiasi modalità, cosa che ad alcuni potrebbe far storcere il naso.



L'unica modalità accessibile offline è la partita veloce, nella quale vestiremo i panni di uno dei golfisti reali inclusi nel roster. In questo senso, il titolo è relativamente limitato, offrendo solo 12 atleti reali, tra cui annoveriamo Tiger Woods, Matt Fitzpatrick e Max Homa. I modelli poligonali sono piacevoli da guardare e facilmente riconducibili alla controparte reale. Dove invece 2K non ha lesinato è sulle licenze dei campi, il cui numero è davvero elevato. Sono infatti ben 26 i percorsi presenti, senza contare che i giocatori potranno crearne di personalizzati tramite l'editor.



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Il gameplay di PGA Tour 2K25



Se quindi a livello di licenze ufficiali PGA Tour 2K25 non si discosta da quanto visto negli scorsi anni, un deciso passo avanti è stato fatto a livello di gameplay. Con il nuovo capitolo è stato infatti introdotto l'EvoSwing, un intuitivo sistema di tiro che fornisce ai giocatori un feedback costante sulla qualità dei colpi effettuati. Non appena avviato il gioco ci verrà chiesto se vorremo utilizzare lo Swing Stick, legato al movimento della levetta destra, oppure il 3-Click Swing. Quest'ultimo, come è facile intuire, ci chiederà di premere i pulsanti al momento giusto.



Nel primo caso potremo effettuare un tiro più naturale, nel secondo invece avremo un maggior controllo su direzione ed effetto. In questo senso, il team di 2K ha effettuato un lavoro magistrale per restituire ai giocatori un'esperienza il più vicino possibile a quella reale. Gli effetti dei colpi e della pallina, pronta a schizzare sul fairway o atterrare dolcemente sul green, sono davvero perfetti. Lo stesso dicasi per la varietà di colpi e di mazze disponibili, che consentiranno a chiunque di trovare il proprio stile.



Parlando di questo, anche la creazione del proprio golfista ha subito alcune modifiche. MyPlayer si evolve infatti con un sistema più ruolistico: dopo aver creato il nostro alter ego usando un ricco editor, potremo infatti scegliere uno stile di base. Potremo puntare sulla potenza o sul controllo, modificando una serie di parametri che saranno complementari. Maggior forza poterà ad esempio a colpi meno precisi, e così via. Man mano che avanzeremo di livello, inoltre, potremo migliorare il nostro overall e sbloccare abilità che ci agevoleranno nell'esecuzione di colpi. Ma non sarà solo il giocatore a evolversi: anche il nostro equipaggiamento potrà salire di livello e potenziarsi mediante l'utilizzo di oggetti consumabili, diventando più efficace e versatile.




La mia vita da golfista



La modalità principe di PGA Tour 2K25 resta la MyCareer, ossia la carriera in singolo. Qui sarà possibile vestire i panni del proprio alter ego, portandolo dai bassifondi del golf fino ai più prestigiosi tornei. La progressione è eccellente e le aggiunte sono davvero mirate. Potremo infatti partecipare a sessioni di allenamento per affinare la tecnica o giri di prova per prepararci alle manifestazioni più importanti.



La carriera introduce anche un sistema di sponsor molto piacevole, che ci fornirà ricompense legate ai risultati. Sarà anche possibile gestire un sistema di messaggi con agenti e rivali, oltre a interviste che definiranno la nostra personalità. Quest'ultimo è l'aspetto forse meno convincente del pacchetto, in quanto a parte piccoli boost di statistiche i follower e le risposte date non avranno mai un reale impatto sul proseguo della nostra carriera.



Nonostante queste limitazioni, abbiamo davvero apprezzato le scelte e le aggiunte del team, che rendono l'esperienza davvero piacevole da affrontare. Le varie opzioni presenti permetteranno inoltre di impostare facilmente durata e difficoltà delle sfide, così da rendere PGA Tour 2K25 adatto a giocatori con qualsiasi livello d'esperienza. Unico elemento stonato è un'intelligenza artificiale a tratti squilibrata (in positivo o negativo) che potrebbe togliere fascino ad alcuni tornei. Niente comunque che un paio di patch correttive non possano mettere in bolla.



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Il comparto tecnico di PGA Tour 2K25



Quanto abbiamo illustrato per la carriera può essere applicato con copia carbone anche alle modalità online. Tutte le migliorie apportate da 2K e il sistema EvoSwing rendono le sfide in rete più emozionanti e divertenti che mai. Sarà possibile giocare sia in modalità classificata che non, partecipare a tornei e affrontare anche modalità secondarie. Il tutto risulta ben bilanciato, complice anche l'assenza di microtransazioni in grado di stravolgere l'esito delle partite.



Parlando di questo aspetto, PGA Tour 2K25 non è comunque esente da acquisti in-game, per effettuare i quali potremo recuperare faticosamente risorse oppure investire denaro vero. Siamo però di fronte perlopiù a oggetti cosmetici, come nuove magliette, scarpe o gadget, che non influiranno sulle nostre prestazioni in campo. Insomma, chi vorrà apparire più bello potrà spendere qualche soldo, altrimenti potrete comunque dire la vostra.



Parlando invece del comparto tecnico, PGA Tour 2K25 si è rivelato incredibilmente piacevole da osservare e da ascoltare. I modelli poligonali e le animazioni dei golfisti sono ben realizzate, così come i campi e gli scorci di panorama. Ottimi anche gli effetti sonori dei colpi, mentre il commento tecnico (solo in lingua inglese) alla lunga risulterà un po' ripetitivo. Da sottolineare anche una completa localizzazione del gioco in italiano, che rende i menu comprensibili da chiunque. Buona infine la fluidità generale, con il gioco che non ha mai mostrato bug o problemi di sorta. Attenzione però alle possibili disconnessioni, che potrebbero causare perdita di parte dei vostri progressi.



Il Platino di PGA Tour 2K25



I titoli sportivi ci hanno abituati, negli anni, a liste trofei non esattamente rapide da completare. Quella di PGA Tour 2K25 non fa eccezione, dato che dovremo giocare a fondo la Carriera e cimentarci anche in sfide online. Come se non bastasse, sono state incluse anche alcune richieste di miscellanea legate ai colpi effettuati, non esattamente semplici né rapide. Insomma, per puntare al Platino bisognerà essere veri appassionati di golf.




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19 aprile alle 22:10