L'arte della gioia: la rivoluzione dolce e feroce di Modesta
Modesta, protagonista di L'arte della gioia, è una donna che riscrive da sé le regole della propria vita. Nata nella Sicilia del 1900, tra miseria e superstizione, Modesta incarna una fame di libertà che travolge ogni codice morale, sociale e religioso. Nella serie Sky tratta dal romanzo cult di Goliarda Sapienza, questa figura potente prende finalmente corpo sullo schermo, grazie alla regia sensibile e provocatoria di Valeria Golino.

Dalla carta allo schermo: una trasposizione coraggiosa
Trasporre un romanzo come L'arte della gioia non è solo una sfida narrativa, ma anche un gesto politico. Il libro, fu rifiutato per decenni dagli editori perché considerato “scandaloso”. Oggi, quella stessa voce libera, erotica, anarchica diventa una serie televisiva potente, capace di parlare al cuore e alla coscienza del pubblico contemporaneo.
La serie in cinque episodi, restituisce la complessità del romanzo senza addomesticarlo. Ogni episodio attraversa una fase della vita di Modesta, dall'infanzia in un convento, l'ascesa sociale, l'amore per uomini e donne, la maternità, la rivoluzione personale e politica.
Valeria Golino dirige l'eccesso con eleganza
Il grande pregio della serie è l'equilibrio tra il rigore visivo e l'intensità dei temi trattati. Valeria Golino, regista già apprezzata per Miele e Euforia, firma un lavoro sensuale e raffinato, che non rinuncia alla forza sovversiva del testo originario.
Modesta è interpretata da più attrici lungo le diverse fasi della sua vita, ma è Golino stessa a darle il volto nella maturità, in un crescendo di consapevolezza e determinazione. La regia gioca con luci naturali, paesaggi siciliani struggenti e una fotografia quasi pittorica, che accompagna la trasformazione interiore della protagonista.
Guardare L'arte della gioia oggi significa riflettere su femminismo, identità, sessualità, potere e marginalità. La serie non edulcora nulla: né il desiderio, né la violenza, né le contraddizioni di una donna che rifiuta di essere etichettata.
Modesta non è un modello, ma un prisma attraverso cui leggere molte delle questioni più urgenti del presente: cosa significa scegliere per sé stesse? È possibile conciliare piacere, intelligenza e autonomia in un mondo che le separa?
Perché vedere L'arte della gioia: una serie per chi ama le storie che graffiano
Questa non è una serie “facile”. Ma è necessaria. È per chi ama i romanzi di formazione, i personaggi femminili indimenticabili, le saghe familiari, i racconti dove il corpo è al centro della narrazione e non solo un contenitore di dolore.
Per chi ha letto il libro, sarà una rilettura visiva affascinante. Per chi non lo conosce, è l'occasione perfetta per avvicinarsi a una delle voci più libere e inascoltate del Novecento italiano: quella di Goliarda Sapienza, autrice scomoda e visionaria.

Modesta non è un modello, ma un prisma attraverso cui leggere molte delle questioni più urgenti del presente: cosa significa scegliere per sé stesse? È possibile conciliare piacere, intelligenza e autonomia in un mondo che le separa? Cosa ne pensate voi della serie tv L'arte della gioia ? Acquista il romanzo Qui.
