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RENNSPORT – Recensione

Il panorama dei simulatori di guida è da sempre un terreno di scontro ambitissimo e i grandi nomi che hanno monopolizzato il mercato degli hardcore gamer su PC e console hanno ormai ottenuto il loro pubblico. Duro, per non dire impossibile, inserirsi in tale nicchia così fortemente monopolizzata e divisa quasi in fazioni, ad esempio iRacing su PC (in cui corre anche un certo Max Verstappen) o Gran Turismo 7 su console (per quanto definirlo simulatore necessita di un coraggio non proprio da poco). In questo mondo si cerca di inserire il prodotto sviluppato da Competition Company, studio tedesco alle spalle di RENNSPORT, di cui oggi vediamo la recensione.



Un progetto ambizioso e senza modestia



Nato alla fine del 2020 dalle idee dello studio di sviluppo Competition Company, RENNSPORT prometteva di rivoluzionare o comunque portare un nuovo modo di vedere le simulazioni di guida su PC e console. I numerosi momenti di test online e l'accesso anticipato hanno permesso nel passato di verificare le prestazioni del gioco e dar modo ai suoi sviluppatori di trovare soluzioni ai numerosi problemi che ogni titolo in sviluppo presenta.



Quello che evidentemente è mancato in questo caso però è la pazienza di portare a termine uno sviluppo che, arrivato al momento della pubblicazione, è ancora evidentemente in pieno corso.



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19 auto e 14 circuiti mondiali



Quello che RENNSPORT offre a tutti i giocatori che hanno deciso di sborsare i sessanta euro necessari all'acquisto sono 19 auto ufficiali, tra cui anche grandi nomi come la Porsche 911 GT3, la BMW M Hybrid V8 o la Audi R8 LMS GT4 oltre a 14 circuiti tra cui i celeberrimi SPA Francorchamps o il Nurburgring GP.



Se tutto il pacchetto di contenuti è stato scannerizzato al laser per poterne cogliere i minimi dettagli, le auto presentano un livello di dettaglio decisamente alto e piacevolissimo alla vista, oltre a un modello di danni interessante, variegato e anche se non completamente realistico e verosimile, quantomeno quello che viene trasmesso è senza dubbio di alta qualità.



Il gioco offre diverse modalità per affrontare l'asfalto dei circuiti. Avremo per esempio la classica prova a tempo, la gara singola personalizzabile oltre alla gara veloce (online) contro altri giocatori in rete. Unendosi ad altri piloti digitali è possibile creare corse personalizzate. Ultima, ma non per ordine di importanza, è la presenza di campionati offline in cui sfidare l'intelligenza artificiale sui circuiti di mezzo mondo con mezzi di difficoltà e potenza crescente.



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L'esperienza di guida di RENNSPORT



È piuttosto evidente che l'intero gioco ruoti attorno alla sua fisica di guida, dopotutto parliamo di un simulatore dichiaratamente tale e che non accetta compromessi. Da un certo punto di vista RENNSPORT mi ha ricordato Assetto Corsa Competizione, seppure confrontare i due richiede un esercizio di fantasia e autocontrollo di non proprio facile gestione.



Come prima cosa, RENNSPORT è stato sviluppato in Unreal Engine 5 ma non si vede poi così tanto. I primissimi approcci che avremo con le auto ci lasceranno senza fiato. Un po' per via delle tantissime sensazioni a cui dovremo dare un senso e un ordine, un po' perché sarà ovviamente necessario abituarsi a un modello di guida, una serie di aiuti disponibili e al carattere di ogni veicolo che non sempre è di facile gestione.



Confesso onestamente che le prime ore di guida in solitaria sui vari circuiti e con le varie auto sono state pura goduria, con una punta di frustrazione data dai continui aggiustamenti necessari per migliorare la gestione dell'auto. Successivamente però l'aspetto piacevole è passato un secondo piano, lasciando solamente un senso di incompiutezza.



Questo è accaduto perché una volta padroneggiate le reazioni dell'auto, mi sono dovuto scontrare con tutto il contesto, tra cui l'intelligenza artificiale degli avversari in pista, le incoerenze della fisica di gioco, le limitazioni inevitabili date dall'uso del DualSense (però ottimamente supportato e sfruttato) e da certi limiti tecnici incomprensibili su PlayStation 5.



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La fisica delle auto in RENNSPORT



La fisica delle auto è molto fedele a quanto ci si aspetterebbe dalle controparti reali, specie per chi come me ha avuto qualche blanda esperienza in pista. Per iniziare, i trasferimenti di carico si vedono e si sentono tutti. Già solo questo pone il gioco su un livello completamente diverso rispetto a tanti altri suoi competitor, e chiaramente questi momenti possono essere sfruttati a nostro vantaggio o possono diventare delle trappole perfetta per creare sottosterzo o sovrasterzo.



Secondariamente, il controllo della trazione mediante l'acceleratore è fondamentale per gestire bene l'auto e per portare a casa il tempo sul giro. Si tratta di un punto particolarmente evidente nel caso delle trazioni anteriori che tenderanno a portare il muso verso l'esterno curva quando si dà gas, richiedendo un esercizio di autocontrollo sull'acceleratore pena il lasciare giù decimi preziosi in pista.



L'opposto, o quasi, con le trazioni posteriori, che tenderanno naturalmente al sovrasterzo, ma anche qui dipende dall'auto. Se la BMW M2 diventerà quasi una biscia (in maniera esagerata, a mio avviso), la Porsche 911 GT3 sarà un giocattolo da portare tra le curve, rivelandosi di gran lunga più efficace di auto meno potenti.



Se ci troviamo in presenza di scollinamenti le auto perdono aderenza galleggiando, togliendo l'ABS e andando cattivi coi freni ci troveremo ad andare dritti e se saremo fuori pista avremo quasi zero grip, come è giusto che sia. La fisica funziona, e ci mancherebbe altro, dopotutto.



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DualSense o volante? A ognuno il suo



Avendo avuto modo di provare il gioco sia con un volante (Logitech G29) che con il DualSense possiamo dare la nostra opinione in merito senza grossi problemi. RENNSPORT è senza dubbio un gioco molto godibile per gli appassionati di simracing anche con un banale DualSense che mostra ovviamente tutti i limiti di un classico gamepad quanto a sensibilità di acceleratore e freno, ma soprattutto per la precisione di guida. La sterzata infatti è l'ovvio problema delle levette analogiche e queste di certo non sono pensate per andare a modulare con precisione qualche grado in più o in meno di sterzo.



Giocare con volante e pedaliera è semplicemente il modo migliore per godere a pieno dell'esperienza di simulazione, seppur con le ali tarpate per lo stato dello sviluppo, che RENNSPORT può offrire. Si tratta di un modo di giocare estremamente più coinvolgente (e anche più faticoso, per inciso) ma che permette di andare a raffinare certi aspetti che, come chiarito poc'anzi, il pad non permette di rendere al meglio. Se poi siete supportati da una postazione di gioco come la nostra Trust GXT 1155 Rally allora tutto viene ancora più facile.



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Uno sviluppo non ancora terminato



Come abbiamo ripetutamente accennato, RENNSPORT è un prodotto che è stato vittima della sindrome di Cyberpunk 2077, cioè di una immotivata fretta di essere rilasciato, reso disponibile, forse per problemi di budget o per chissà quale altro motivo. Fatto sta che ci si trova in difficoltà a dare la sufficienza a un gioco che semplicemente non funziona come dovrebbe. Andiamo per gradi e vediamo di motivare le nostre affermazioni.



Il più grosso problema in assoluto del gioco, in questo momento è senza dubbio l'IA. Seppur possiamo capire che si tratti di un titolo essenzialmente nato per gareggiare online, non possiamo far finta di niente. L'IA risulta incredibilmente miope e sbagliata da ogni punto di vista la si guardi, così come sbagliato è il modo in cui vengono calcolati i tempi delle prove libere e delle qualifiche. Alla partenza della gara è impossibile sgasare e accelerare al massimo senza far muovere l'auto, incorrendo immediatamente in una falsa partenza con squalifica diretta dalla corsa. Poco male, direte, ma sarà necessario quindi attendere altri 10 secondi per ripartire (5 di pre-partenza e 5 dei semafori rossi), salvo magari muoversi per sbaglio e rifare tutto da capo.



Non appena partiti avremo davanti ai nostri occhi un circo incredibile: auto che letteralmente volano, auto che si buttano fuori a vicenda, rallentamenti senza motivo, senza poi contare il fatto che serviranno almeno 3 partenze per ogni gara per evitare di essere buttati fuori nelle prime due curve da una IA che è completamente inconsapevole della nostra presenza in pista e che si muove contro ogni logica.



Oltre a questo abbiamo una mancanza importante come quella della pioggia, con di conseguenza quella delle piste bagnate. Seppur sia possibile correre in notturna, questa non cambia assolutamente nulla rispetto al giorno, né la tenuta di strada né altro, cosa che ovviamente nella realtà è diversa.



Abbiamo trovato una esagerata severità di sanzionamento delle leggere uscite di pista, specie in qualifica, per cui anche con due sole ruote fuori dalla linea bianca comportano l'annullamento del giro. A un certo punto si fa semplicemente prima a saltare le prove libere e le qualifiche e andare direttamente alla gara, in cui l'IA va così piano che al primo giro si possono avere minimo 5 secondi di vantaggio. Lo specchietto retrovisore mostra poi una versione del retro che è pari a quello di Ridge Racer 4 su PlayStation 1, la renderizzazione della pista avviene pochi metri avanti a noi, ci sono dei pop up delle ombre fastidiosissimi che distraggono in maniera profonda durante la guida, così come anche le texture vengono caricate in ritardo. Insomma, il gioco è in uno stato che lascia più domande che risposte, e abbiamo voluto aspettare la patch 1.1.4 per vedere se ci fossero stati miglioramenti. Nessuno, però.



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Il Platino di RENNSPORT



La lista trofei di RENNSPORT contiene 41 coppe, divise in 32 di bronzo, 4 d'argento, 4 di bronzo e uno scintillante Platino. Al momento attuale sono già stati conquistati dei Platini e quindi si tratta di una lista tutto sommato facile, infatti basterà vincere un certo numero di gare, partecipare a una corsa su ogni circuito, effettuare delle prove a tempo e non molto altro. Se riuscirete a passare sopra ai numerosi difetti del gioco riuscirete magari anche a divertirvi, altrimenti sarà meglio aspettare tempi migliori.




L'articolo RENNSPORT – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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28 novembre alle 17:10

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