Te proprio non sai stare calma
Il mio primissimo (e per tantissimi anni, unico) Tomb Raider. Che soddisfazione immensa averlo finito!
Ora ho la certezza che il me stesso alunno delle elementari non aveva scampo di fronte a un gioco del genere. Ci riprovai durante i primi anni delle superiori, ma la mia esperienza videoludica era povera e mi bloccai a metà gioco.
L'estate scorsa, così, de botto, decido che era arrivato il momento di metterci un punto, ed eccomi qui, dopo sette lunghi mesi, a parlarvi dell'avventura cinese di Lara.
Muraglia, Venezia e Tibet memorabili, ho amato tantissimo la scelta delle ambientazioni. Neve, tramonti, grotte, templi, pittoreschi canali, rovine, le tende di velluto rosso di un vecchio teatro: ci sono un sacco di elementi che mi hanno fatto andare in brodo di giuggiole. Quando il setting era meno ispirato e ripetitivo (vedasi l'intero blocco dei rugginosi livelli della Maria Doria) il gameplay compensava alla grande con scelte, enigmi e prove che di volta in volta mi hanno regalato grandi emozioni (a volte troppo grandi, quasi da infarto ).
Le migliorie rispetto al primo sono tangibili (finalmente la coda di cavallo sballonzolosa, l'illuminazione dinamica degli ambienti che in Cina raggiunge il picco con le fiaccole) e la colonna sonora è sempre sul pezzo (il sottofondo del drago degli ultimi livelli metteva tantissima ansia!).
Forse un po' troppi nemici (ma giusto un pelo, eh!! Uscivano fuori dalle fottute pareti), alle volte mi sentivo sopraffatto, ma devo dire che alla lunga ci ho preso gusto (con sommo rammarico non ho usato l'M-16 fino alla fine del gioco, pensando che l'occasione migliore fosse sempre un po' più in là).
Era già così prima di finirlo, ora ancor di più ricorderò per sempre con affetto il verde della schermata iniziale e il rosso dei menù di gioco. Alla prossima sovrannaturale avventura! (Certo che te e Nathan Drake ve le andate a cercare proprio strane, le reliquie).
Enima
tienici aggiornati che è sempre bello leggere dei progressi in giochi come Zelda