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Su The Corner of Art History

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The Corner of Art History

ha pubblicato un'immagine nell'album Fotografie

Joseph Nicéphore Niépce - Vista dalla finestra a Le Gras o in francese Point de vue du Gras (1826 - 1827)

Camera Oscura su un foglio di stagno 16,2×20,2 cm ricoperto di bitume di Giudea

Harry Ransom Center dell'Università del Texas a Austin

Questa che vedete è la prima fotografia della storia dell'Umanità scattata dal fotografo francese Nièpce nel 1826 o 1827 secondo altri a Saint-Loup-de-Varennes nella Borgogna - Franca Contea.

Nel 1796, mentre era di stanza a Cagliari, Niépce maturò il proposito di eseguire immagini per la stampa calcografica senza l'intervento di un disegnatore. Per imprimere le immagini della camera oscura su una lastra da incisore ebbe l'idea di impiegare il bitume di giudea, sostanza costituita da bitume, standolio, argilla ed essenza di trementina. Si trattò di un'idea vincente, in quanto questo composto chimico era caratterizzato da un'elevata resistenza alla corrosione, in grado di fronteggiare l'azione dell'acido ove non fosse richiesta.

Niépce, dunque, cospargeva le lastre destinate a essere incise con l'acido con un sottile strato di bitume e le collocava sul fondo della camera oscura. Questo prodotto rendeva le lastre fotosensibili, al punto che - dopo un'esposizione di diverse ore - le parti esposte alla luce si scolorivano e si indurivano, mentre le regioni scure del supporto non subivano alterazioni. La lastra veniva dunque lavata in essenza di lavanda, così da rimuovere il bitume in eccesso, e cosparsa di inchiostro, che si depositava nelle zone scure, quelle erose dall'acido. Terminato questo procedimento, appariva l'immagine fotografica vera e propria.

Questo procedimento, battezzato dal Niépce «eliografia», conobbe in seguito numerosi perfezionamenti e portò nel 1827 allo sviluppo della prima ripresa fotografica della storia, Veduta dalla finestra a Le Gras. A essere ritratto era, per l'appunto, il panorama visibile dallo studio del fotografo, con vari tetti e fabbricati edilizi. La qualità dell'immagine, riprodotta ovviamente in bianco e nero, è molto povera, ed è compromessa dai contorni poco nitidi e dall'inadeguatezza della messa a fuoco. Fu, in ogni caso, un'opera rivoluzionaria, trattandosi della prima immagine prodotta senza l'intervento dell'uomo.