royroger75

Quel filo sottile che unisce la vita e la morte

In death stranding impersoneremo Sam, un corriere con il compito di unificare un America post apocalittica a suon di consegne di pacchi. Nel nostro viaggio saremo accompagnati da un bimbo/feto, un BB, ovvero un Bridge baby, il nostro ponte tra i vivi e i morti.

Consegnare, forse una delle cose più noiose nei videogiochi, qui diventa una vera e propria droga al punto di dire ok, un’altra consegna e poi smetto. Ogni consegna ha delle sue particolarità legate al luogo da raggiungere e al carico in dotazione e abbisogna quindi di attrezzature specifiche e ben pensate (sempre piaciuti i giochi ragionati dove non devi abbassare la testa ed andare avanti)

Altro elemento che ho amato alla follia è l’aspetto social, mai visto almeno personalmente in un videogioco. Ma che soddisfazione quando la tua costruzione, ponte o semplice scala che sia, riceve tutti quei mi piace???

Il tutto condito da una storia e personaggi all’altezza delle più alte aspettative e da una colonna sonora da brividi.

Se devo trovare dei difetti son tutti legati ai menù, troppo macchinosi e alle boss fight (in una son scappato e ciao, boh...).

Ultima nota, Platinato per il gusto di scoprire tutti i più piccoli particolari del gioco.

Eh si, alla fine ho sentito il tocco del maestro.