AlerageTheZero

Il viaggio di una vita scandito dalle intemperie

sono ormai trascorsi 4 giorni da quando l'ho finito, ho tentato e ritentato a capire cosa ho "giocato", cosa ho visto, cosa ho sentito . . . il risultato è che ad ogni tentativo di comprensione mi sono ritrovato sempre più smarrito e confuso, non sono certo tutt'ora dell'esperienza vissuta, ciò di cui sono sicuro è che si tratta sicuramente di un viaggio simbolico unito ad un continuo stordimento dei sensi attraverso un'estetica ispirata e invidiabile e una colonna sonora eterea cucita intorno alle scene.

che cazzo sto a dire?
andiamo con ordine, siamo davanti a un'esperienza semplice da descrivere a livello pratico, siamo un "coso" con la mantellina rossa che si trova in mezzo al deserto, il suo obbiettivo è raggiungere quella luce in cima al monte che si vede all'orizzonte . . . il punto è che per arrivare li, attraverseremo deserto, rovine, Canyon, passaggi sotterranei dal vago richiamo di fondale marino, valli innevate e altro, il tutto accompagnato da un impatto visivo da urlo, regia, luci, grafica, semplicemente magistrale e la musica accompagna il tutto come se fosse cucita sulle azioni del giocatore stesso, tra una location e un'altra c'è un breve filmato in cui il nostro "coso" in mantellina rossa comunica con un "coso" gigante in mantellina bianca, sparsi per le location si hanno vari altarini con degli affreschi e occasionalmente possiamo incontrare altri giocatori in maniera del tutto anonima, dopo di che il resto è tutta pura interpretazione, io mi son fatto le mie teorie che seppur incomplete non metto per rispetto di chi ancora non lo ha giocato (esistono, d'altronde io l'ho giocato per la prima volta 4 giorni fa).

Walking simulator o no, a me piaciuto, ma la domanda è legittima, Journey rimarrà un'esperienza tale anche tra 10 anni? o l'avanzamento tecnologico invaliderà lo stupore visivo di cui è capace? a queste domande non ci sono risposte, ma confido nel fatto che almeno la colonna sonora rimarrà immortale.