CloudEnialis ha scritto una recensione su Hellblade: Senua's Sacrifice

God of War 2.0
Immaginavo di incontrare un gioco noioso e vuoto come God of War di Santa Monica, perché l'ambientazione è la stessa e il concept di gioco è il medesimo, però mi sono voluto comunque buttare in questa esperienza, anche solo perché mi è stato detto che la longevità era molto contenuta (circa 5-6 ore) e che quindi la noia non avrei dovuto sentirla.
Ebbene, siamo comunque a un livello per me superiore rispetto a God of War, fosse anche solo per una maturità estremamente superiore dei temi trattati e per come è resa la psicopatia con le voci interiori conflittuali che ti seguono per tutto il gioco, cosa davvero ben fatta e coinvolgente.
Interessantissime molte idee di gioco, come i portali che cambiano "la dimensione" della mappa o la ricerca delle rune nei simboli del paesaggio. Bellissima la boss fight contro Valravn. Però, insomma... il gioco l'ho abbandonato a circa metà.
Gameplay vuoto e davvero poco interattivo. Non è lento e pesante come quello di God of War, ma è anche molto più lineare (almeno di là c'era qualche abilità speciale e le frecce di Atreus). Nemici pochi e piuttosto noiosi da affrontare. Una delle poche cose riuscite di God of War era la possibilità di ruotare il personaggio di 180 gradi e cambiare prospettiva della telecamera. Avrebbe fatto molto comodo anche qui.
Il level design, sebbene piuttosto ispirato e gradevole alla vista, è davvero molto, troppo dispersivo. I labirinti e la ricerca delle rune sono di una noia mortale, così come la cantina con la torcia nella prova per estrarre la spada.
E' molto interessante l'idea di inserire una morte permanente al raggiungimento di un certo quantitativo di game over che impattano sulla "malattia" del personaggio, ma ti portano a uscire dal gioco e ricaricare il salvataggio, facendo perdere di senso il tutto.
Anche qui, come in God of War, c'è la lettura delle rune che ti raccontano frammenti di storia della mitologia norrena (in GoW c'era Mimir, ma il concetto è il solito). Ennesima cosa inutile, perché io voglio vivere quello che le rune raccontano, non conoscerlo e basta, altrimenti mi leggo l'Edda di Snorri.
In sostanza, il gioco è interessante per la tematica che tratta e per come la psicopatia è proposta in un mondo mitologico reso in maniera molto più fedele alle scritture rispetto a molti altri prodotti dedicati alla mitologia nordica. Tuttavia, l'esperienza di gioco, per quanto mi riguarda, è noiosa, vuota, ripetitiva e dispersiva. Sebbene ci abbia giocato sì e no 5 ore, mi sono sembrate un'eternità, e quando ero alla Play tendevo ad accendere il cellulare o andare al frigorifero ogni 5 minuti per "distrarmi", cosa che se un gioco mi prende non succede neanche per sbaglio.
Bocciato. Ma non come God of War. Ha comunque meno difetti, è più interessante e ha più senso di esistere del viaggio di Kratos.
Voto assegnato da CloudEnialis
Media utenti: 8.5 · Recensioni della critica: 8
Markox
Scusa ma a God of war quanto hai dato ?
CloudEnialis
Non me lo ricordo, ma meno di 4, mi pare.
Una delle esperienze più pesanti, vuote e noiose degli ultimi 10 anni di videogiochi. Ovviamente per quanto mi riguarda eh.
SpiritoNelBuio
Dies Irae
Comunque il gioco parla di psicosi, la psicopatia è un'altra cosa. A parte questo concordo col voto ma non con gli argomenti che attribuisci a Hellblade, cominciando dal parallelismo con God of War. Mi sembra un modo perfetto per non vedere i contenuti sia di uno che dell'altro.
CloudEnialis
Ci tengo a precisare che sono due giochi diversi, ma sono le sensazioni che ho provato giocandoci che sono le stesse, per questo li comparo.
Per farti un esempio: Furi e Hotline Miami sono due giochi completamente diversi, ma li ho vissuti nello stesso modo.