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FedeLic

ha scritto una recensione su Sekiro: Shadows Die Twice

Cover Sekiro: Shadows Die Twice per PS4

Molto bello, anche se con qualche difetto

Tecnica

Avendo giocato su PS4 standard posso dire di ritenermi perlopiù soddisfatto, se bene ci siano alcuni problemi tecnici il gioco risulta nell’insieme godibile. Vorrei partire facendo i complimenti per le animazioni che sono davvero spettacolari, bellissime da vedere. I combattimenti risulteranno molto fluidi e divertenti una volta presa la mano con i controlli del gioco. La colonna sonora non è da meno, molto bella e calzante ma personalmente non mi è rimasto impresso un pezzo in particolare, non ce n’è uno iconico per me, come lo è stato il Main Theme di Dark Souls 3, o nel più recente Death Stranding “Don’t be so serious”. Ci sono poi alcune incorrettezze o mancanze tecniche che non me l’hanno fatto apprezzare a pieno. Il primo punto fra tutti, la mancanza dei 60 fps che secondo me in un gioco come questo possono fare la differenza nel gameplay, avrei preferito un minor dettaglio magari, ma più fluidità. Nonostante il gioco si aggiri sempre sui 30 fps, alcune volte non riesce a mantenerli, scendendo talvolta sotto la soglia minima dei 24, anche se sono davvero dei casi rari che ho notato all’incirca due volte in 60 ore di gioco. Segnalo solo un caso eclatante, nel quale erano presenti così tanti nemici da rendere difficile il rendering delle loro animazioni che quindi risultavano scattoso. La telecamera, come nei precedenti lavori del team, è leggermente migliorata, ma continua ad essere un problema negli scontri veloci e in spazi stretti, nei quali talvolta si rischia di perdere di vista il combattimento. Lo stesso vale per il Lock dei nemici, non sempre preciso, in alcuni momenti tende a perdersi, a me è capitato diverse volte nelle boss fight di perdere di vista il nemico e di non poter reagire. Un ultimo appunto che mi sento di fare è sull’input lag che mi è parso di sentire durante le mie partite, e cercando in rete sui Forum e sentendo altri pareri, sembra che non sia stato l’unico a riscontrarlo. Nulla di insuperabile sia chiaro, ma può dar fastidio in un gioco molto veloce come Sekiro.

Gameplay
Il sistema di combattimento è sicuramente uno dei più divertenti e soddisfacenti che abbia avuto modo di provare fin’ora, molto più di un Dark Souls. Questo è dato dal fatto che il gioco è fortemente Skill-based, si possono acquisire le abilità attraverso dei punti esperienza che prenderemo dai nemici caduti. Queste abilità potranno essere delle abilità latenti, e quindi sempre attive, attacchi che potranno essere equipaggiati dal menù, ed altre abilità che potranno essere attivate in combattimento, una delle più utili a mio parere è il Mikiri Counter, che ti permette di parare l’attacco nemico e destabilizzarne la postura. La postura è un elemento fondamentale del gameplay, che si tratti della vostra e di quella nemica, è importante tenerla sempre sotto controllo. Attraverso attacchi e deflessioni (Parry) romperete la guardia nemica permettendovi quindi un colpo per finire l’avversario. Il parry essendo un elemento cardine del gioco è fatto molto bene a differenza dei Souls, nei quali non sempre si riusciva a capire l’effettivo funzionamento dello stesso, qui invece si riesce a capire perfettamente il momento in cui arriva il colpo per attuare la difesa e contrattaccare.
Ci sono poi gli strumenti prostetici, ce ne sono diversi e per gli utilizzi più disparati, come lo spostamento nella mappa in modo agile, l’attacco o lo stordimento dei nemici, il che aggiunge un po' di profondità nel combattimento. Questi strumenti potranno poi essere potenziati attraverso dei materiali comuni e unici, che potranno essere trovati in giro per il mondo di gioco.
La resurrezione è un’altra parte fondamentale del gameplay che getta le sue radici nella storia che ci verrà narrata, e che non vi spoilererò in questa sede, permette essenzialmente due approcci: Si può decidere di continuare a combattere, mantenendo il numero di consumabili che si avevano a disposizione, oppure darsi alla fuga per permetterci di mettere al riparo la nostra esperienza, ed i Sen (la moneta del gioco). Resuscitare non rende quindi il gioco più facile come si potrebbe pensare, anche se sicuramente aiuta.

Boss
Vorrei dedicare un capitolo a parte per quanto riguarda i Boss e mini boss, alcuni sono ripetuti nel tempo, divertenti da combattere nella maggior parte dei casi e soddisfacenti da sconfiggere.
Sarà necessario del sangue freddo per portare a casa la vittoria, cercare di abbattere la postura nemica richiederà del tempo in alcune occasioni, e molti Boss hanno più di una barra della vita da far esaurire prima di vederli cadere. Questa è stata una scelta che non ho condiviso appieno, sono d’accordo con il fatto che un boss possa avere due o più vite, ma alcune volte non è chiaro da subito e vi ritroverete a vedere un nemico risollevarsi in piedi dopo quello che pensavate sarebbe stato il colpo di grazia. Sebbene in questo Sekiro i combattimenti sono sicuramente migliorati rispetto ai Souls, non sono punitivi come in passato, dove con due o tre colpi di un Boss si rischiava di cadere qui sembra non essere cosi, nella quasi totalità dei casi. Perchè anche qui ci sono degli attacchi di alcuni boss che ho ritenuto essere troppo forti, un damage output estremo, che talvolta mi portava a perdere molto più di metà vita. Questa non la ritengo una scelta sensata, certe volte sembra davvero di andare incontro a morte certa, soprattutto le prime volte che si vede un Boss all’orizzonte, alcune volte mi è capitato inoltre di non riuscire a leggere bene un Move Set per colpa di elementi dello scenario.

Conclusione
Tra pregi e difetti, Sekiro è riuscito a catturarmi per 60 ore, e probabilmente continuerà a farlo per molte altre dato che ho ancora tanto da scoprire. Quindi, seppur con dei difetti che hanno minato un po' la mia esperienza non posso far altro che constatare l’effettiva qualità del titolo, sicuramente il migliore che abbia giocato dall’inizio del 2020, vedremo a fine anno se sarà riuscito a mantenere la vetta.