Mi piace scrivere recensioni, sono appassionato di doppiaggio e videogiochi, studio traduzione e scrivo per Gamesailors.it
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Ed eccomi qui, ho superato il traguardo di questa tremenda maratona di tutti i Metal Gear mainline. Maratona iniziata a Gennaio, circa, e finita adesso, 2 mesi e mezzo dopo.
Ce ne sarebbero tante da dire, ma penso che la più giusta riguardi la mia scelta di tenere Rising per ultimo. Nonostante sia cronologicamente uscito prima di MgsV ho comunque preferito tenerlo per ultimo perché è quello localizzato più in avanti nel tempo.
E niente, questo gioco è probabilmente il mio preferito della serie insieme a Mgs4. Rappresenta una vecchia platinum games e conserva un core gameplay intramontabile, una ost fuori dal comune e una narrativa leggera, ma pregna di carisma.
Reputo Rising un mainline perché sì, mi sembra giusto così.
Chissà se ci sarà mai un seguito. Ormai sono anni che lo rigioco.
Voto assegnato da Akio
Media utenti: 8.1 · Recensioni della critica: 8.1
Per me top action, non fra i migliori ma una menzione d'onore se la merita eccome. Sulla canonicità credo bisognerà aspettare giochi futuri, al momento non lo è perché c'è un easter egg in Ground Zeroes che fa capire quali sono i titoli canonici e quali non e Rising rientra in quest'ultima categoria.
Sì, quella missione si riferisce ai giochi curati direttamente da Kojima come Director. Nonostante tutto, però, Kojima è stato supervisore o direttore esecutivo. Il canon, come ha detto Kojima più volte, dipende dalla soggettività di ognuno, non da quanto ci abbia lavorato all'atto pratico. A parte gli Ac!d, Ghost Babel e i giochi mobile, si può dire che siano quasi tutti canonici a livello di narrativa
@He Kasei io lo trovo tra i migliori. È di una Platinum Games decisamente più acerba, ma a mio parere molto più ispirata
60 ore.
Dopo 60 ore di missioni su missioni alternate a missioni su altre missioni e qualche cutscene estremamente ben fatta, finalmente posso dirlo: ho finito MGSV.
Ci tornerò mai? Non credo. È un gioco strabiliante, molto aperto alla player expression e molto, tantissimo divertente se giocato così, alla buona.
Ma se si cerca una narrativa massiccia o situazioni lineari come nei vecchi MGS questo non è il gioco giusto. Ed è un grandissimo peccato, soprattutto dopo il fantastico prologo che è riuscito a incutere timore e paura come pochi altri giochi.
La narrativa di MgsV è anche raccontata molto bene. Il problema è che tra un momento saliente e un altro si intervallano ore di gameplay nella mia esperienza piuttosto vuote, prima piene di Headshot e avamposti catturati a suon di tranquillanti, dopo costellate di CQC e granate fumogene per fultonare tutto il fultonabile.
MgsV è superficialmente costruito come Peace Walker, ma giocarlo come il suo predecessore gli fa presto scoprire il fianco. V è 100 volte più ripetitivo di PW. Punto. Non ci sono se e non ci sono ma. 157 missioni secondarie sono giuste per un gioco simile, ma lo sarebbero ancor di più se non arrivassero a ripetersi anche 15 volte.
L'estetica di The Phantom Pain si mantiene sulla stessa linea di Ground Zeroes con tecnologie assolutamente impossibili all'epoca e una cura degli ambienti davvero certosina, figlia di un lavoro attento da parte della vecchia KojiPro.
Detto ciò, resta però oggettivo il fatto che le mappe giocabili siano solo 2. 3 se si conta la Mother Base, che cresce in base a ciò che costruiamo noi con soldi, soldati e risorse recuperati. Le mappe sono davvero poche e piuttosto astruse da esplorare, quindi anche solo 4 km di viaggio sembrano un viaggio mastodontico.
In conclusione, MGSV è una magnum opus che purtroppo ha mancato il centro a causa di Konami. È comunque divertente da morire, ma lo reputo il più diverso, scarno e sconclusionato della serie. Finirlo è stata una fatica, ma le emozioni trasmesse restano vive e forti. Per questo motivo non lo reputo affatto un brutto gioco, ma piuttosto un titolo profondamente monco, privo di tutti quei piccoli accorgimenti che contraddistinguono i giochi più vecchi della serie. Superficialmente è tutto al suo posto, ma in profondità mancano molte cose.
Voto assegnato da Akio
Media utenti: 8.6 · Recensioni della critica: 9
Concordo abbastanza su tutto, con l'unica differenza è che anche solo il gameplay per me è da 10 assoluto, loop delle missioni o meno, ma capisco PERFETTAMENTE ogni singola parte della recensione 👍🏻👍🏻👍🏻
Stavo proprio pensando di alzare il voto di anche solo metà perché una cosa peculiare di The Phantom Pain è che, anche se non ha tantissime cutscenes, quelle che ci sono hanno un enorme impatto emotivo sul giocatore. però cazzo, sono troppo sfilacciate!
Beh non è solo colpa di Konami, manca di level design decente quasi in toto tanto per dirne una e quando c'è viene portato via dal fulton, come i nemici storditi, li porti via tutti e addio a tutte le meccaniche dei titoli passati che ti spingevano a nascondere la tua presenza, ti fa diventare onnipotente dopo poco tempo, ed una serie di altre cose che dissi già in recensione, quindi non mi ripeto all'infinito
@Cthulhu sono dello stesso parere di Cthulhu, ma onestamente riesco a vedere le qualità di MGSV e a capire di cosa stai parlando, Nappone. Se fosse stata un'esperienza più piccola e concentrata, anche mantenendo lo stesso core design, probabilmente lo apprezzerei alla stessa maniera
Effettivamente quello che hai detto spiegherebbe come mai Peace Walker me lo sono giocato (e tbh adorato) fino alla fine mentre MGSV mi è venuto costantemente da dropparlo. Rimane un gioco con un gameplay fantastico, ma i MG li ho sempre adorati per l'alternanza di sano gameplay con trame avvincenti e plot twist.
Sì, è esattamente questo il punto. Portable Ops ha segnato le fondamenta, Peace Walker ci ha costruito sopra una bella casetta, Ground Zeroes l'ha rasa al suolo e The Phantom Pain è prima passato con la ruspa e poi ci ha costruito un grattacielo di 300 piani senza un tetto
Analogia assurda, ma penso renda bene l'idea
Cioè, per assurdo, TPP mi ha fatto sentire rotto di palle in certi momenti alla stessa maniera del capitolo 5 di Peace Walker. Kojima ha preso spunto da sé stesso sicuramente, ma in certi punti secondo me si è basato sulle cose sbagliate
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