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il fuoco
Cover Kingdom Hearts: Birth by Sleep per PSP

L'enigmatica cutscene segreta di Kingdom Hearts II, dal titolo "Birth by Sleep", non era che uno spezzone di questo gioco, originariamente pensato come un altro Kingdom Hearts su PS2. Sarebbe stato sviluppato dal tema di Osaka, che si è poi ritrovato a lavorare al remake di Chain of Memories. Tempo dopo l'interesse per PS2 sta morendo, e il progetto si sposta su PSP.

Birth by Sleep narra una storia risalente a 10 anni prima del primo Kingdom Hearts, con protagonisti tre Custodi del Keyblade: Terra, Ventus e Aqua, allievi del maestro Eraqus. Terra e Aqua danno un esame per diventare maestri, ma il maestro Xehanort, qui molto più vecchio, corrompe Terra con un potere oscuro, portandolo a fallire. Appare poi una nuova minaccia in vari mondi: i Nesciens, creature simili agli Heartless. La trama si basa sui tre personaggi che viaggiano attraverso i mondi cercando di comprendere ognuno le intenzioni degli altri, con Terra che viene assoggettato da Xehanort (il quale vuole solo impossessarsi del suo corpo), Ventus che lotta con la sua metà oscura Vanitas, estratta in passato da Xehanort, ed Aqua che cerca di salvare entrambi.
Una storia interessante ma chiara, tanto che sembra che questo sia il primo gioco e gli altri siano andati a svilupparci sopra, con l'aspetto accattivante e riuscito del vivere la stessa avventura da tre punti di vista. Pochi cazzi: la trama migliore della serie.

Lato gameplay introduce tutta una serie di novità particolari, e temo di scrivere un papiro. La prima e più importante è il Command Deck: niente più menu alla Final Fantasy e niente più barra del mana, ora abbiamo una serie di slot (che aumentano con i livelli) in cui posizionare Spell e strumenti. In combattimento si può navigare verticalmente il deck, che comunque scorre automaticamente all'utilizzo di un "comando", ed ogni Spell ha un tempo di cooldown individuale. Può essere visto come un compromesso per rendere i controlli più adatti ad una portatile, ma in gioco si rivela un sistema molto pratico, ed il cooldown al posto del mana generale incoraggia l'utilizzo delle Spell, rendendo il combattimento molto più dinamico e meno basato sul button mashing. Le numerose Spell (di cui ora fanno parte anche delle mosse speciali con il Keyblade) si possono inoltre livellare e, raggiunto il livello massimo (solitamente 3-4-5), fondere tra loro. Si può anche effettuare la fusione di due fusioni, o la fusione di due fusioni di due fusioni, fino a creare Spell potentissime come Mega Flare o Trascendenza (le più potenti in assoluto occupano due slot nel Command Deck, ma ne vale la pena). Questa è la novità che rende particolarmente divertente Birth by Sleep, si grinda volentieri per ottenere le Spell migliori e costruire un Command Deck sempre più forte, e mentre le Spell livellano rapidamente si alza, più lentamente, anche il livello del personaggio.
Ma non finisce qui, sono introdotti anche i Comandi Epilogo, cioè finisher per la combo del Keyblade, che a loro volta livellano trasformandosi in mosse diverse. E non solo, in combattimento c'è anche una sorta di barra della tensione, che si può far salire continuando a colpire con successo: quando arriva al massimo si attiva automaticamente una trasformazione elementale, basata sulle Spell usate pochi istanti prima. Mantenendo la tensione alta questa trasformazione permette di realizzare combo devastanti e, raggiunto di nuovo il massimo della tensione, una mossa finale.
...No, non è finita. Sono presenti anche i Comandi Tiro, anche loro livellabili, che consumando la barra del Focus permettono di lockare a distanza i nemici per poi scatenare una serie di attacchi consecutivi. E le Unioni Dimensionali, ovviamente potenziabili, che sostituiscono il Command Deck con uno legato ad un personaggio incontrato durante la storia.
Tutto molto bello, è roba che riesce benissimo a rendere più articolato un combat system basato sul button mashing, ma c'è un po' troppa carne al fuoco, soprattutto per un gioco diviso in tre brevi campagne, che non ha tempo per introdurre ogni meccanica con calma e ti tira tutto addosso nei primi minuti. Più in là non è un problema, ma all'inizio ci si ritrova spaesati e non si capisce su cosa concentrarsi per potenziare il personaggio. Ci si poteva risparmiare almeno le Unioni Dimensionali, il resto è molto curato e offre al giocatore un minimo navigato tutta una serie di opzioni per approcciare qualsiasi situazione.
Per il resto Birth by Sleep diverte dall'inizio alla fine, eccetto magari per il mondo di Cenerentola con Ventus (simile a Wonderland nel primo), e non si ha assolutamente la sensazione di giocare lo stesso gioco tre volte. Il discorso che si applica alla trama generale vale anche per le sottotrame: non vediamo l'insieme, ne scopriamo una parte con ogni personaggio, percorrendo i mondi in modo diverso e sconfiggendo boss diversi. Certo, giocandoci per la prima volta senza sapere come muoversi le varie meccaniche della componente RPG possono fare fatica ad ingranare entro il finale, ma i contenuti post-game non mancano, con i boss segreti ma soprattutto con l'Arena del Miraggio. L'Arena del Miraggio permette di affrontare delle serie di sfide con boss finale, in maniera simile al Colosseo dell'Olimpo nell'1 e nel 2 (ma qui ci sono molti più eventi), da soli o in cooperativa locale, o semplicemente di combattere con altri giocatori. Ci sono anche dei minigiochi, ma niente di ché.
Per quanto riguarda la difficoltà ci sono sempre le modalità per gli audaci, ma complessivamente si tratta del più facile della serie, forse proprio perché si è pieni di opzioni per gestire qualunque problema. Still, nulla di cui mi possa lamentare.

Le campagne di Terra, Ventus e Aqua mi hanno portato via rispettivamente 8 ore, 6 ore e mezza e 5 ore e mezza, sempre meno probabilmente perché a un certo punto ricordavo a memoria come ottenere certe Spell. Una volta collezionate tutte le pagine del diario di Xehanort (niente di ché, tutte tranne una si trovano procedendo normalmente) si sblocca il finale, che comunque è roba di minuti. In sostanza poco più di 20 ore solo per finire il gioco (a livelli intorno al 30 ma con Deck molto forti), ma per quanto sia passato tre volte per molte sezioni sono state 20 ore molto più divertenti delle 20 su 358/2 Days, e ne passerò molte altre per finire l'Arena. Ecco una formula vincente per un gioco portatile.

E stavolta l'OST è nuova (in parte) ed orchestrata, penso di preferire quelle dei capitoli PlayStation (oltre a quella di Dream Drop Distance) ma questa è comunque all'altezza degli standard della serie. E a livello tecnico non si accusa affatto il passaggio da PS2 a PSP, se non per dei cali di framerate nei contesti più pesanti. Si può utilizzare l'overclock in-game, ma il miglioramento è minimo (almeno quello che si può notare su un 4.3") e l'autonomia della console ne risente molto.
Molto bello fra l'altro il Cimitero dei Keyblade, un setting magari generico ma perfetto per una battaglia finale epica.

Insomma, Birth by Sleep attrae con una storia avvincente e appassiona con una marea di meccaniche interessanti. Non avrà la frenesia e la mole di contenuti del II, ma rimane a mio parere il miglior titolo della libreria di PSP.