Lightning73

Cogito Ergo Sum

Ho giocato questo gioco, mio malgrado, con qualche mese di ritardo rispetto all’uscita. Anche se, da quanto ho sentito c’era bisogno di ancora un po’ di lavoro per affinare alcuni spigoli ed ottimizzare il tutto, quindi alla fine non mi lamento dato che ho avuto l’esperienza migliore fin dall’inizio. Metto subito un avvertimento spoiler così posso parlare con tranquillità.
Con Lies of P è stata una storia d’amore praticamente da subito. Fin dalle prime schermate questo gioco mi ha catturato con le sue ambientazioni molto curate e le sue atmosfere evocative. Tanto che per praticamente tutta la durata della mia partita titolo ho continuato a pensare ‘Mio Dio che figata, non voglio che finisca!’. Mi sono calato e appassionato davvero molto al mondo e alla vicenda presentate in Lies of P. Giusto nella sezione finale, l’isola degli alchimisti, ho avvertito un po’ la pesantezza di una sezione forse tirata un po’ per le lunghe e che magari andava scorciata un pochino.
Il gioco è molto lineare rispetto ad altri souls, nel bene e nel male. Io personalmente avrei preferito forse più scelta soprattutto nell’ordine in cui procedere nell’avventura, con magari la possibilità di affrontare zone più impegnative fin da subito. Credo che fosse anche l’idea iniziale degli sviluppatori per come hanno impostato la cosa. Sembra quasi che in corso d’opera ci abbiano ripensato e abbiano cambiato le cose. Mi riferisco al fatto che c’è Geppetto che praticamente di fa da quest-giver e che l’hotel Krat è l’hub centrale.
Il gameplay è uno dei punti di forza a parer mio. Ho trovato la difficoltà bilanciata, complessivamente nemmeno troppo alta per essere un Souls. Alla fine solo tre boss mi hanno fatto impiegare un numero molto cospicuo di tentativi. Ma in ogni caso mi è piaciuto molto il senso di progressione, in termini di abilità che ti dà il gioco. Tu senti davvero di migliorare col proseguire dell’avventura e, io almeno, più volte dopo un boss che magari mi ha impegnato per qualche tentativo ho pensato ‘non vedo l’ora di riaffrontarlo in altre run per vedere quanto più facilmente lo butterò giù. Oltretutto mi è piaciuta molto la meccanica della creazione delle armi, aggiunge un sacco di possibilità e ti spinge a fare esperimenti. Anche se, a un certo punto, io ho trovato il mio set-up e su quello mi sono “adagiato”. Nella mia prima run ho avuto poco modo di testare il braccio a legione. Li ho sbloccati tutti ma li ho usati davvero molto poco. Non sono riuscito ad integrarli nel mio modo di giocare e un po’ mi dispiace. Ma rimedierò nelle prossime run.
La grafica è buona in generale. Giocato portando tutte le impostazioni al massimo è davvero una gioia per gli occhi, sia in termini di texture che di effetti. E infatti non capisco come abbiano fatto a fare così male i modelli e le texture dei cadaveri umani sparsi a terra. Sul serio sono veramente bruttini e poco definiti e la cosa risalta. Nel senso, ho trovato dei vasi che avevano una conta poligonale e delle texture nettamente migliore dei cadaveri umani a terra.
Altra piccola pecca è la scarsità delle armi elementali. Per più di metà gioco, ne hai tipo tre o quattro al massimo e ok che c’è la possibilità di smontarle, però se uno faceva una build basata su sviluppo si ritrovava un po' fregato. Nella seconda metà poi però cominci a trovarne qualcun’altra e alla fine il numero aumenta, ma rimane comunque un po’ troppo basso nel complesso.
Un'altra cosa che mi ha un po' stranito, se confrontata ad altri souls, è il fatto che i vari drop, quelli blu, che trovi in giro sono tutti estremamente generici, appare molto chiaro fin da subito che, al contrario dei souls, non sono pensati per fare narrativa. Il trovare certi oggetti in certi luoghi non ti spinge a chiederti perché.
In ogni caso è un gioco che mi ha catturato e fatto appassionare alle sue vicende e ai suoi personaggi, tanto che fin da subito ho iniziato a fare teorie e ad evolverle via via che si aggiungevano dettagli. Molte cose le ho capite e molte altre non del tutto. Infatti sono sicuro che sia molto utile fare più di una run, soprattutto per rileggere i vari documenti e dialoghi sotto la luce diversa data dal sapere un po’ meglio che andazzo prende la storia. Per quanto mi riguarda è una promozione a pieno titolo. Per buona parte del gioco sono stato lì a pensare, preso dall’entusiasmo, gli sparo un 9 pieno. Però al netto di tutto mi rendo conto che sarebbe stato un po’ esagerato. Il materiale c’è tutto comunque e le basi sono buone per poter sviluppare un seguito che limi i problemi e vada a centrare completamente l’obbiettivo.