loci the stray ha scritto una recensione su Rise of the Tomb Raider
Ed eccoci al secondo capitolo del reboot di questa serie. Il gioco, esattamente come il primo, segue le vicende di una giovane Lara, con un gameplay ripreso da uncharted, ma come dicevo nella recensione del primo, giusto così, visto che uncharted per primo ha ripreso a piene mani da tomb raider. Rispetto al primo, questo ho fatto più fatica a ingranare, nonostante non abbia nulla che non va, la prima metà del gioco mi è risultata un pò noiosa, riprendendosi nella fase finale. Il DLC ci fa scoprire dettagli della vita di Lara, ma per quel che riguarda il gameplay, non aggiunge nulla, anzi, toglie, diventando una semplice caccia agli indizi con un paio di spunti da semplicissima escape room, un paio di codici, nulla più. La possibilità di giocare il DLC in vr non aggiunge nulla, causa una ottimizzazione dei comandi da rivedere completamente, che non permette di immergersi e risulta scomoda nel caso del teletrasporto e lentissima in quella con movimento libero, evitabilissima. Il gioco rimane un buon gioco, ma non entusiasmante, personalmente.
Voto assegnato da loci the stray
Media utenti: 8.3 · Recensioni della critica: 8.9
Lux Veritatis
Raga, Rise pretende di essere un Tomb Raider, è normale che il lato esplorativo sia stato maggiormente curato, non è quella schifezza di TR2013, che sembra un Call of Duty che scimmiotta male il primo Uncharted.
Lux Veritatis
Non oso immaginare come ti troverai con Shadow. Non metterci nemmeno mano, lascia perdere.