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Momocchi

ha scritto una recensione su Persona 5 Royal

Cover Persona 5 Royal per PC

(Possibili spoilah)
Avevo già fatto intuire quanto questo gioco mi fosse piaciuto, ma vorrei fermarmi un attimo e spenderci due parole sopra, perché pure io sono rimasta sorpresa di quanto mi abbia donato. Ho ricominciato questo gioco, nello specifico la versione Royal che aggiunge un sacco di belle cose, solo perché avevo una strana voglia di rigiocarlo dopo aver droppato la base nella PS4. La colpa ovviamente non era del gioco ma del fatto che giocare alla PS4 era diventato per me impossibile e difficile visto che vedevo metà schermo per colpa della posizione della nostra televisione (Che ora è in realtà cambiata, abbiamo cambiato totalmente stanze). Era passato talmente tanto tempo da quando lo avevo provato che mi sono pure cresciute tette e fianchi nel frattempo. La magia di riscoprire se stesse. Questo mi ha permesso di vedere il gioco sotto un'altra luce, totalmente diversa. In questi anni ho imparato a sbattermene totalmente del giudizio altrui, tranne di quello delle persone a me care, ciò mi permette di buttare un sonoro 10 a questo gioco fregandomene totalmente di una eventuale oggettività. Ha difetti? Sì, tanti, piccoli... sparsi in giro. Ma per me rimane un capolavoro. Non ho giocato un jrpg così bello da Final Fantasy X. E, chi mi conosce, sa che è il mio gioco preferito di sempre. Questo gioco mi ha tenuta incollata allo schermo, soprattutto grazie alla profondità delle emozioni che tutti i personaggi provano e sono in un qualche modo forzati ad affrontare. Persona 5, al contrario degli altri Persona che ho giocato (2, 3 e 4) è riuscito a farmi chiudere totalmente nel suo mondo. Non c'è una cosa che io non ritenga fantastica in questo titolo. L'ambientazione è la tipica base di Shibuya (Posto che per me ha una ulteriore importanza dal fatto che il mio forum hentai è basato proprio su quella città, e dopo 14 anni di gestione mi ci sono affezionata non poco) in Giappone con dei ragazzi giovani che vanno ancora a scuola. E nonostante sia tremendamente scontata è una cosa che adoro. In Giappone quegli anni sono considerati d'oro da tante persone, non a caso mi vengono in mente diversi titoli ambientati in scuole. Trails of Cold Steel, Tokyo Xanadu eX+ e 13 Sentinels: Aegis Rim (Tutti giochi che devo ancora finire purtroppo, ma che ritengo comunque preziosi e che sicuramente usciranno dal backlog prima o poi) per citarne qualcuno. Per altri quel periodo è totalmente infernale. Io di mio canto ricordo gli anni passati a Mantova, nella piccola cittadina di Sustinente, dove eravamo tutti amici e chiunque si sarebbe preso un proiettile per te. Non riesco a non associarlo a bei ricordi di tempi andati in cui vivevo senza pensieri (Con la depressione che mi afferrava il collo da dietro come un serpente, ma quello era solo per la disforia crescente, visto che era l'età in cui avevo scoperto anche la mia sessualità). Ciò non poteva che far partire il gioco con un piccolo vantaggio per me, mentre sono sicura che altri lo odierebbero. Ma in questa recensione mi soffermo a parlare del mio pensiero, di me stessa e di cosa mi ha donato questo gioco. Immediatamente mi sono innamorata di praticamente tutti i personaggi, con i loro problemi e le loro preoccupazioni, che tutt'oggi proviamo anche noi più cresciutelli. In particolar modo mi sono avvicinata a Takamaki Ann, come si può vedere anche dal cambio di avatar e sfondo. Mi sono avvicinata a lei non solo perché è bionda, chi mi conosce sa che ho un debole per le ragazze coi capelli biondi, ma perché potevo a pieno provare il disagio che provava il suo personaggio. Le molestie sessuali (Ho perso il conto di quante ne ho ricevute da quando sono diventata una ragazza, ma vi dico solo che il primo giorno che sono uscita vestita da donna, un branco di ubriaconi mi fischiava e molestava verbalmente. Alla stazione di Torre del Lago...), il sacrificarsi per gli altri e soprattutto per un'amica che fa quello che ha fatto (Evito spoilah grandi, ma lo sapete). Gli altri e le altre che ti sparlano alle spalle di continuo, il venire escluse. Tutto il suo personaggio e persino la sua Persona è incentrato sul sesso e chi ha avuto modo di conoscermi sa che sono molto libertina come ragazza (Nel senso che parlo spesso di sesso, mi dispiace, lo faccio solo con chi amo). Questa cosa però mi ha sempre creato profondi dubbi, paure che spesso mi vengano date attenzioni solo per quello. Perché voglio farmi figa, perché sono sola ed è facile farmi sciogliere. Perché sono zozza come mi chiamano in tanti. Nonostante il mio intero essere sia molto di più il mondo non fa altro che vederti come un oggetto. Devo operarmi e quando avrò finito sarò il doppio più carina, se non ci rimango secca, questo significa che la cosa peggiorerà? Mille paure mi attanagliano e in Ann ho potuto vedere me stessa (Oltre che memino, lei va bene solo in Inglese e Ginnastica, le materie in cui io andavo bene alla loro età). Ovviamente non ci sono cose solo negative a questo, anzi, nonostante lo sfogo il mio amore per lei e Joker mi ha donato un'incredibile voglia di portarli su carta. Tanto che li ho disegnati più e più volte. L'intero gioco mi ha donato una vena artistica assurda, che fossero cose sconce, romanticherie o scene tragiche (A cuccia Yusuke). Inutile dire che anche se ho seguito una guida per il 100%, ho romanzato Ann in primis, facendo ogni singola scenetta con lei e Joker. Tra l'altro loro due sono gli unici che si baciano mentre con le altre sono solo abbracci e allusioni di tempo passato assieme. Questo non so se li rende canon agli occhi degli autori ma suppongo di no, non che mi importi molto, lo sono ai miei. Avrei tanto voluto che alcuni personaggi fossero un po' meno vuoti, in primis Haru, ha pochissimo screen time e nonostante sia una patatona non ho potuto apprezzarla a pieno. Perché diavolo non ha reazioni quando finisce il suo dungeon e succede voi sapete cosa? Cioè, manco piange? Così la fanno sembrare un robot. Un personaggio invece che non apprezzavo molto all'inizio era Morgana, inutile dire che poi me ne sono innamorata tantissimo e mi sono affezionata a lui (Voglio un gatto nero dagli occhi azzurri di nome Mona). Potrei spendere cinque minuti a parlare dell'ost: ma serve? È talmente bella che guardo altri titoli con una faccia di disappunto. Nonostante non sia epica depressiva alla Nier è comunque bellissima. Mi ritrovavo a canticchiare per tutto il tempo. You never see it commmmmmingggg ~ Last Surprise bitches. La storia in generale è fantastica, un po' perché come ho detto prima affronta a pieno le emozioni di tutti, un po' perché combatti quelle negative. Ho trovato in tutta onestà che fosse un po' rushato il boss finale e che il dungeon finale segreto fosse invece molto forzato, messo lì tanto per aggiungere qualcosa (Il più dei nemici è debole a Kasumire, eddai...). Ho fatto un po' di fatica infatti a terminarlo ma volevo davvero vedere il finale e mettere finalmente da parte questo piccolo capolavoro. Cos'altro manca? Ho parlato di ambientazione, ost, storia, character design... penso sia tutto. La versione Royal aggiunge cose bellissime al gioco, in primis per me sono le artwork nuove che rendono i personaggi ancora più belli, che da un punto di vista artistico mi sono messa a studiare più e più volte, ma il quantitativo di QOL che aggiunge è oltremodo fantastico e consiglio vivamente questa versione rispetto alla precedente. Ed ora proseguo con Striker, dove già ho fanghirlato all'outfit di Ann con un mio amico che sospirava di continuo. Dubito che sarà in grado di donarmi tutto il turbinio di emozioni che mi ha fatto provare il titolo base, ma sicuramente visto che sono un'amante dei Musou mi piacerà anche quello. Spero davvero davvero TANTO che altri jrpg prendano d'esempio questo gioco, che nonostante i papiri di testo mi ha fatta svegliare ogni giorno col desiderio di farlo partire. Spero di non aver condiviso troppi dettagli della mia vita di cui non vi frega niente, ma oramai conosco quasi tutti qua su Ludo e so che molto di voi già ne erano al corrente di cosa provavo e dei miei sentimenti. E mi auguro di poter trovare in un futuro un altro gioco come questo che mi faccia sentire come se fossi a casa.