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Su Paul Joestar

Atipico giocatore con forte dipendenza dalle serie tv, fissato con JoJo, Dragon Ball, Evangelion e Captain Tsubasa, maestro di Final Fantasy, Gang-Star, amante (incapace) dello stealth e sfegatato tifoso della Juventus.

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Paul Joestar

ha scritto una recensione su Vampyr

Cover Vampyr per Xbox One

Ekon, vampiro è riduttivo

DontNod colpisce ancora nel segno. Questa volta però non recupereremo memorie, nè avremo poteri di JoJo in un teen drama. Questa volta interpreteremo un Ekon appena rinato, il dottor Jonathan Reid, brillante chirurgo appena tornato dal fronte nel 1918.
Verrà, suo malgrado, trasformato in vampiro appena tornato a Londra e da lì inizierà una storia dai bei risvolti e dall'ottima narrazione.
Jonathan si muoverà in 4 quartieri londinesi, sia per curare i malati, sia per cercare informazioni sui suoi obiettivi e la definitiva cura per la terribile Influenza Spagnola che sta affliggendo la città.
Mettiamo immediatamente in chiaro che Vampyr è un action rpg in piena regola, con il suo sistema di sviluppo, il combat system action che ricorda sì TW3, ma con la stamina, le armi da fuoco, un'indicatore di resistenza ai morsi per i nemici e la meccanica del sangue che funge praticamente da energia per i poteri Ekon del Dottor Reid. Vanta inoltre un buon sistema di feedback, sia ai comandi, sia nelle sansazioni per i colpi dati e subiti. Inizialmente lo troverete legnoso per via delle animazioni non proprio eccellenti, ma una volta fatto il callo vi divertirà sicuramente.
Va anche ricordato che questo è comunque un titolo DontNod con tutti i crismi, quindi ci saranno tanti personaggi e tanti dialoghi con loro. Il gioco si basa molto su queste caratteristiche e sappiate che una buona metà del titolo la passerete a parlare con gli abitanti di Londra.
Detto questo, veniamo quindi a uno dei migliori lavori degli sviluppatori: la caratterizzazione dei personaggi. In Vampyr non esistono passanti, ogni personaggio ha la sua storia, che dovrete scoprire sia dialogando, sia risolvendo i loro incarichi secondari, sia parlando con altri abitanti del posto. Una volta raggiunta una certa confidenza, potrete decidere quindi del loro destino se avete un grado di fascinazione (una sorta di lv che cresce durante la storia e vi permette di "ipnotizzare" un personaggio per piegarlo al vostro volere) adeguato. In poche parole, deciderete se ucciderlo per cibarvi di lui (prendendo molti punti esperienza) o lasciargli vivere la sua vita. Qualunque scelta facciate, sappiate che avrà ripercussioni sul quartiere del determinato cittadino. Un gran lavoro da questo punto di vista.
Lavoro che continua nello sviluppo della storia, che vi metterà di fronte a scelte difficili che cambieranno sicuramente il suo corso, per portarvi al finale che vi sarete meritati. Agirete da Buon Samaritano? Da Dexter? Da Ekon affamato? Decidete voi, a vostra discrezione.
Ricordatevi però che portare le cure a chi ne ha bisogno è un vostro dovere. Un'altra meccanica peculiare di Vampyr è la salute dei quartieri, che varierà in base a quanti malati riuscirete a curare o lascerete morire. Una volta sotto la soglia critica però, sappiate che il quartiere diventa inabitabile. Verrà quindi evacuato e strane creature appariranno al suo interno...
Per quanto riguarda il lato tecnico/grafico, siamo su buoni livelli. Le ambientazioni sono ben fatte, non molto grandi, ma funzionali. Dontnod è riuscita bene nel suo intento, ricreare una sporca e malata Londra di inizio '900, con la sensazione di poter essere colpiti dall'Influenza Spagnola anche solo respirando. Certo, non fa gridare al miracolo in nessun contesto, ma è tutto consono alla natura mid-budget del titolo.
Mi dispiace più che altro per la colonna sonora. I brani non sono male, ma sono pochi. Tendono a ripetersi e, quindi, a stancare necessariamente dopo un po'.
La longevità dipenderà da voi. Si attesta tra le 15 e le 25 ore, dipende tutto da quante missioni secondarie vorrete fare e da quanti dialoghi intraprenderete.
Io, personalmente, tendo inoltre a giocare questi titoli una volta sola. Ho fatto le mie scelte che mi hanno portato alla mia storia ed al mio finale e sono rimasto soddisfatto così, ma la rigiocabilità del titolo è davvero alta, sicuramente buona parte di voi farebbe almeno due run.
Il mio voto va quindi alla mia personale storia, chissà se facendo altre scelte avrei dato 9 o 7.5, ma il mio consiglio è di non guardarlo e plasmare la vostra avventura. DontNod ha confezionato un bel gioco, ve lo consiglio tranquillamente anche se non avete apprezzato le loro precedenti avventure.

8.3

Voto assegnato da Paul Joestar
Media utenti: 8.1 · Recensioni della critica: 7.9