Le vendite di Bethesda sono state danneggiate dalla politica sulle recensioni? - articolo
L'anno scorso Bethesda ha messo in atto una nuova politica per le recensioni dei propri giochi. Il produttore ha deciso che la critica avrebbe ricevuto i giochi da valutare solo un giorno prima della loro uscita sul mercato, dichiarando: "Vogliamo che tutti, stampa inclusa, entrino in contatto con i nostri giochi nello stesso momento".
Questa strategia ha avuto ufficialmente inizio con Doom ed è stata poi adottata da Skyrim Special Edition, Dishonored 2 e Prey. Molti si sono chiesti il perché di questa scelta. È sembrata una scelta contraddittoria per Bethesda, che ha obbligato i giocatori a scommettere sulla qualità dei nuovi giochi. In molti hanno pensato che questa politica servisse per proteggere i suoi prodotti dalle recensioni negative ma i titoli in questione hanno ricevuto dei punteggi su Metacritic superiori all'80, trattandosi tutti di ottimi giochi. Dopo l'uscita di Prey, che ha avuto una partenza lenta nel Regno Unito, vale la pena dare un'occhiata ai dati raccolti, per capire quali sono stati gli effetti di questa insolita strategia.
Iniziamo con Doom, uscito a maggio 2016. Nel Regno Unito la versione fisica del gioco ha sofferto una prima settimana di vendite abbastanza scarse. Tuttavia durante la seconda settimana, durante la quale generalmente per questi giochi ci si aspetta un calo delle vendite del 65-75%, si è assistito ad un calo di solo il 35%, sicuramente grazie all'arrivo delle recensioni. Questo ha suggerito che, nonostante la mancanza di review abbia avuto un impatto negativo durante la prima settimana, le vendite sono state solamente rallentate. Doom ha infatti raggiunto un milione di copie vendute (nel mondo) ad agosto 2016 e NPD ha indicato che solamente durante il primo mese, il gioco ha registrato più vendite di qualsiasi altro titolo della serie.
