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"Conosco il passato di Microsoft ma i DLC in esclusiva temporale semplicemente non mi piacciono"

Il capo della divisione gaming di Microsoft, Phil Spencer, ha più volte sottolineato come non apprezzasse assolutamente la pratica di pagare per dei DLC esclusivi (che si tratti di esclusività temporale o meno) dei giochi third party. In queste occasioni in molti gli hanno fatto notare che questa pratica veniva utilizzata anche dal colosso di Redmond in passato.



Spencer ovviamente è consapevole della storia della compagnia di cui fa parte e non la vuole di certo negare. Parlando con GameSpot ha spiegato la propria posizione in merito:



"Le persone mi criticano sempre quando parlo di questo. L'ho detto in passato, non amo l'idea o la pratica di pagare per far si che altre piattaforme non possano giocare, usare una certa arma o accedere a un certo livello. So di averlo detto e conosco la storia di Xbox con le esclusive temporali per i DLC di Call of Duty e capisco che la critica viene ritorta anche verso di noi. Posso semplicemente essere ciò che sono. Non è la migliore risposta a livello di PR ma non mi piace quel tipo di strategia".

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13 ottobre 2017 alle 10:40