HyperX Pulsefire – Recensione
Kingston, famosa azienda statunitense nota per la produzione di schede di memoria,
ha costruito negli anni un brand parallelo dedicato esclusivamente al mercato delle periferiche da gioco, stiamo parlando di HyperX. Abbiamo già avuto modo di parlarne in occasione della recensione delle recenti cuffie HyperX Cloud Revolver S, ma oggi vogliamo parlarvi della nuova scommessa lanciata da HyperX. Il primo mouse da gioco di HyperX, HyperX Pulsefire, presentato durante il CES 2017 di Las Vegas, che segue l'introduzione della tastiera meccanica Alloy FPS.
Il packaging contenente l'HyperX Pulsefire appare in linea con gli altri bundle di HyperX, ma una volta tolto il classico cartoncino che riveste la custodia troviamo la sorpresa: si apre come il cofano di una macchina e ci mostra per la prima volta il Pulsefire. Il bundle però non è dei più ricchi, sicuramente non all'altezza di altri bundle prodotti proprio da HyperX stessa, dato che all'interno troviamo solamente il nostro Pulsefire FPS e il libretto delle istruzioni, d'altro canto le caratteristiche tecniche di un mouse sono la cosa più importante.
Design
Il Pulsefire è realizzato interamente con plastica ABS e ha sui lati delle superfici gommose che forniscono un grip laterale, è caratterizzato da forme classiche ed ergonomiche pensate espressamente per la mano destra, dettaglio riscontrabile dalla presenza di tasti laterali sulla sinistra. La linea risulta aggressiva con una forma simmetrica che consente l'utilizzo da qualsiasi tipo di giocatore. La rotellina ha un rivestimento in gomma che ci offre un ottimo grip nel suo utilizzo, ovviamente zigrinata per un facile scorrimento. Purtroppo è disponibile solo in una sola colorazione.
Ergonomia
L'ergonomia è un fattore chiave per un mouse, soprattutto per un mouse da gaming, è uno dei fattori chiave per la scelta della periferica. E' al tempo stesso anche soggettiva, dato che ognuno ha una mano differente, cercheremo di analizzarla con più oggettività possibile.
L'HyperX Pulsefire ha una forma ergonomica adatta principalmente a una presa Palm Grip data la forma ergonomica per destrorsi e le dimensioni generose: 127,54 x 41,91 x 71,07 mm. Il peso della struttura è di 95 grammi senza il cavo intrecciato e per mantenere salda la presa in ogni condizione trova posto sui lati un disegno antiscivolo.
Tecnica
Sul retro, al centro, troviamo il sensore ottico PixArt PMW 3310 da 3200 DPI
massimi, regolabile secondo step fissi di 400/800/1600/3200, data l'assenza di un software dedicato, ma sufficienti. Sotto i tasti trovano spazio gli ottimi switch Omron che garantiscono una durata di 20 milioni di click. Il sensore è ovviamente inferiore ai più recenti modelli della serie PMW 3360 esclusivamente per fattori ormai misurabili solo tramite strumentazione, ma per un uso a sensibilità medio-alte è ancora in grado di dire la sua.
Il Pulsefire gode di sei pulsanti programmabili: i due principali, composti dai già citati microswitch Omron DX/SX, i due laterali e uno dorsale per il cambio dei livelli di DPI, non riprogrammabile data l'assenza di software, e il click della rotella di scorrimento. Gli effetti d'illuminazione consistono in una luce statica per la rotellina di scorrimento e per il logo HyperX posteriore, mentre il LED di stato dei DPI si alternano tra Bianco/Rosso/Blu/Giallo per indicare in ordine i quattro livelli DPI.
Software e giochi
Software
Il mouse è totalmente Plug-and-Play, non è necessario e presenta alcun software per il suo funzionamento
Giochi
Per le nostre prove, abbiamo usato il nuovo tappetino Hyperx Fury S delle dimensioni di 900 x 420 mm, un mousepad di alta qualità costruito in tessuto e gomma con uno spessore di circa 3-4 mm e cuciture di ottima fattura.
Il funzionamento e la precisione sono di alto livello, durante le nostre prove in sparatutto come Overwatch, Battlefield 1 o il nuovo Destiny 2 si è comportato sempre in maniera ottimale, senza puntamenti o lag ma sopratutto l'HyperX Pulsefire si rivela un ottimo compagno anche e soprattutto nell'uso quotidiano dove la sua ergonomia si fa sentire la differenza.
L'articolo HyperX Pulsefire – Recensione è estratto da GamesVillage.it.




