Razer Raiju - recensione
Analizzando il mercato dei controller da gioco, conosciamo bene la situazione dei possessori di Xbox One, che da un paio d'anni possono contare sulla realtà dell'Elite, joypad di qualità particolarmente elevata e caratterizzato da un estremo livello di personalizzazione. In virtù di tale successo, società come Razer, con una lunga esperienza in ambito hardware, hanno deciso di lanciare sul mercato dei controller per PlayStation 4 pensati soprattutto per l'e-Sport .
Eccoci quindi a parlare nel dettaglio del nuovo arrivato, il Raiju di Razer: joypad lanciato sul mercato al prezzo non proprio popolare di 169 euro, ma pensato per quella fetta di videogiocatori che vuole dire la propria nel settore competitivo o più semplicemente vuole avere una marcia in più in single e multiplayer. Il pad di Razer si avvicina esteticamente a quello per Xbox One, sia per quanto riguarda il design stesso sia per il posizionamento dei tasti dorsali e dei trigger. Anche sulla parte dorsale sono presenti degli interruttori aggiuntivi che abbiamo già visto in azione sui pad di Scuf Gaming, sia quelli in configurazione PS4, sia Xbox One. Rispetto al DualShock 4 ci si ritrova tra le mani un prodotto leggermente più ingombrante, quindi i giocatori abituati ad utilizzare solamente i pad proposti da Sony, dovranno scontare un breve periodo di adattamento per abituarsi al nuovo sistema.
Una volta preso in mano il pad, balza subito all'occhio, o meglio al tatto, la presenza di superfici gommate sul retro in grado di aumentare il grip, decisamente l'aspetto più importante, soprattutto durante le fasi di gioco in cui i tempi di reazione non consentono alcun errore di pressione del tasto desiderato. Il cavallo di battaglia del Raiju è senza dubbio rappresentato dalla presenza di quattro tasti aggiuntivi liberamente configurabili: due di essi si trovano sul retro del pad, mentre altri due sono posizionati nella parte superiore del controller stesso, tra i trigger e i dorsali. La configurazione dei tasti è un'operazione alla portata di tutti grazie alla presenza di una pulsantiera posizionata nei pressi delle levette analogiche, in modo da ottenere con pochi click l'assegnazione della funzione desiderata ai tasti M1, M2, M3 e M4.
