Cronache di una Global Game Jam - articolo
Spesso si parla della situazione dell'industria dei videogiochi italiana come un ambiente poco prolifico, con un mercato "chiuso" da una massa di dirigenti mentalmente pigra. Questa corrente di pensiero tende continuamente ad immaginare il Belpaese come entità unica, ma guardando le diverse zone della nazione è lampante una mancanza di omogeneità, con le varie aziende/accademie concentrate per lo più nel Nord e nel Centro dell'Italia. Si parla poco del Sud, e da esso sembra apparentemente non arrivare nulla di interessante, ma qualcosa sta cambiando.
A dare un segnale positivo ci pensa la Global Game Jam, un evento realizzato in contemporanea in tutto il mondo e aperto a qualsiasi appassionato dell'industria. L'appuntamento vede sviluppatori professionisti, semi-professionisti o amatoriali impegnati in un weekend all'insegna della creazione di videogiochi e board game. In Sicilia diverse tappe si sono unite da tempo a questo appuntamento, e da quest'anno anche il capoluogo della regione ha visto "smanettoni" di ogni genere sacrificare preziose ore di sonno nella missione di rendere "virtualmente vera" un'idea. Invitati dall'associazione CaveCanem ci siamo quindi diretti alla giornata conclusiva dell'evento, per vedere con i nostri occhi di cosa sono stati capaci i giovani palermitani.
All'inizio della Global Game Jam è stato comunicato un tema unico in tutto il mondo: trasmission. I partecipanti, quindi, sono stati chiamati a dare vita ad un progetto videoludico che richiamasse il tema in qualsiasi modo, con sole 48 ore a disposizione. È nostra intenzione mostrarvi i videogiochi che abbiamo osservato, nella speranza che un domani ne possiate ancora leggere sulle nostre pagine, tra "severe" recensioni e anteprime.
