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Guerra e donne, DICE dice la sua in merito a Battlefield V

Se siete amanti degli FPS e in particolar modo della serie Battlefield non avrete potuto non notare che una delle immagini diffuse in rete da DICE ritrae, non a caso, un personaggio di sesso femminile.



L'introduzione del gentil sesso nella storica serie ha suscitato ben più di una polemica sul web dove i soliti leoni da tastiera hanno iniziato a gridare – inutilmente – allo scandalo non tanto per il doppio cromosoma X in sé quanto per il fatto che la presenza delle donne non sarebbe coerente con l'ambientazione della Seconda Guerra Mondiale scelta per il titolo.



A zittire tutti e mettere la parola fine sul discorso ci ha però prontamente pensato Oskar Gabrielson, general manager di DICE, il quale su Twitter non si è risparmiato un commento in merito alla questione:



“Il nostro impegno come studio è fare tutto ciò che possiamo per creare giochi che siano inclusivi e promuovano la diversità. Vogliamo sempre alzare l'asticella e fornire esperienze inaspettate, ma sopra ogni cosa i nostri giochi devono essere divertenti!”



“Il sandbox di Battlefield ha sempre permesso di giocare nel modo in cui si vuole. Come tentare di far stare tre giocatori su un cavallo, con i lanciafiamme. Con BFV, allo stesso modo, avrete la chance di giocare come vorrete. Questo è il Battlefield di tutti“.



Insomma, meglio far felici tutti che essere contenti a tutti i costi, tanto più considerato che il pubblico di Battlefield, il cui quinto capitolo uscirà il prossimo 19 ottobre, è sempre più vasto. In attesa quindi di provare con mano il titolo vi invitiamo come sempre a rimanere con noi per tutti gli aggiornamenti del caso.

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27 maggio 2018 alle 11:10

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Ma va bene. Ma non venitemi a dire che l'ambientazione non è punk e che rispecchia la seconda guerra mondiale, perché non è vero. Un gioco così ci può anche stare ma, ripeto, ammettete che questo gioco di storico ha solo il nome della guerra in cui si svolgono gli eventi e amen, la gente non si sarebbe così tanto incazzata, anche se sanno che lo compreranno lo stesso asd

 

@Emminsky Come volevasi dimostrare.
Durante la Prima Guerra Mondiale, si creò in Europa Orientale un battaglione di sole donne. Combatté una sola battaglia. Poi fu sciolto.
Durante la Seconda Guerra le donne russe servivano nell'esercito e nell'aviazione sovietica. In Italia, alcune donne furono partigiane e lottarono contro l'occupazione tedesca.
Tra i minuteman della prima ora durante il primo fallimentare colpo di stato di Fidel Castro (un assalto alle caserme dell'esercito cubano di Batista) c'erano diverse ragazze. Più tardi, durante la Revolucion Cubana, le donne furono inquadrate tra i ranghi dell'esercito rivoluzionario cubano.
Durante la Guerra del Vietnam le donne furono guerrigliere e spesso manovalenza per i trasporti.
Durante l'invasione sovietica dell'Afghanistan, le donne afghane uccidevano i soldati russi con la classica trappola al miele.

Come detto, nessuno ricorda.

 

@Akar e nei libri di storia nulla viene detto asd. È un peccato comunque, l'unica cosa che ricordo come "femmine della storia" sono le sufraggette sisi

 

@Emminsky Già. La storia si ricorda i vincitori, ma solo le figure più auguste dello schieramento vincente vengono ricordate. I milioni di morti e feriti, gli storpi e i traumatizzati su cui si costruisce la fottuta gloria della guerra, tanto millantata, vengono dimenticati tanto rapidamente quanto i morti in CoD alla fine di una partita

 

ma hanno rotto le palle tutti a mettere a forza le donne e i neri nei giochi e dicono "noi siamo politically correct!!11 siamo bravi guardateci!!!11"
secondo me invece significa mancanza di idee e vanno sul sicuro facendo così