Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Wandersong – Recensione

Chi mi conosce sa quanta importanza do alla musica. Spesso la reputo fondamentale nei videogiochi e, da queste basi, ho scoperto la mia passione per i Rythm Game. Ma oggi non sono qui a parlarvi di un gioco di questo genere (circa), ma di un'esperienza che, nel suo complesso, è ottima e fa riflettere. Vi presento Wandersong, un progetto che nasce grazie ad Humble Bundle e che, per quanto mi riguarda, è davvero molto valido. vediamo perché!



Cos'è Wandersong? È, semplicemente, un puzzle game / platform che racconta la storia di un bardo (da ora in poi lo chiameremo Giwi) che deve salvare il mondo dalla fine dei suoi giorni. Per farlo dovrà seguire il supporto di uno spirito guida, che lo aiuterà nel cercare le uniche figure antropomorfe capaci di insegnare il potere della Canzone della Terra, capace di sventare tale minaccia.



A differenza di molti altri protagonisti, Giwi non è capace di usare armi e, per questo, dovrà usare la voce. il suo canto melodioso è l'unico strumento che potrà utilizzare in tutta l'avventura, ma si rivelerà utile per fare un sacco di cose. Cantando, infatti, può parlare con gli uccelli, azionare meccanismi, rompere maledizioni oppure rispondere alle domande degli NPC.



http://www.gamescore.it/wp-content/uploads/2018/09/IMG_1288.jpg



La semplice avventura che propone Wandersong si divide in sette atti, che contengono una serie di eventi differenti tra loro. Ciò che si nota fin da subito è, però, la cura generale proposta. A differenza di altri giochi ho notato con piacere che ogni atto – indipendentemente dal fatto che sia filler o meno – ha una personalità propria. propone ambientazioni differenti, con personaggi carismatici ed interessanti. È questa la base che utilizza Wandersong, perché il suo punto forte è proprio la trama. Per spiegarvela, dovrò per un attimo tralasciare tutti gli altri dettagli, ma li riprenderemo poco dopo.



Durante i primi tre capitoli vi accorgerete che qualcosa, negli eventi narrati, non quadra. Wandersong, a differenza di molti altri giochi, non incentiva spesso l'esplrazione (o almeno, non come pensereste), ma sprona a parlare con ogni NPC, interagendo nei modi più disparati. in alcuni casi, infatti, sarà possibile creare delle scene comiche semplicemente cantando. Il climax della trama, però, inizia alla fine del terzo atto. In quell'istante il gioco esplode (in senso metaforico), rivelando un messaggio molto importante a livello videoludico e personale. È qualcosa di molto particolare e “complesso“, ma voglio provare a spiegarvelo. Probabilmente sarà uno spoiler grosso come una casa, ma – per una volta – mi sento costretto.



http://www.gamescore.it/wp-content/uploads/2018/09/IMG_1285.jpg



In Wandersong noterete che alcune cose sono utili solo per creare siparietti comici o perché hanno uno scopo. in questo caso il nome scelto verrà detto solo 2-3 volte, ma fa molto ridere vedere qual'è il risultato! Come ho detto prima, io ho scelto “Giwi”



Wandersong punta molto sulla trama perché vuole passare un messaggio piuttosto serio. Noterete, infatti, che questo titolo punta a trattare in maniera piuttosto decisa moltissimi “stereotipi da GDR“. l'eroe con l'arma potente ed imbattibile, la relazione che ha il giocatore con gli NPC, il rapporto che ha il giocatore con l'aiutante di turno (vedi Navi col suo “HEY; LISTEN!”)… sono tutti dettagli che vengono discussi con un tono più profondo di quel che sembra. per farvi un esempio, un'NPC disincentiva il giocatore a fare una determinata cosa perché “è una sub-quest“… ma alla fine si rivelerà cruciale per la trama! la stessa gestione degli eventi del gioco non è lasciata al caso! il gioco è assai lineare ma, soprattutto, è facile. sicuramente per alcuni di voi questo sarà un serio problema (anche perché non esiste un vero e proprio Game Over), ma in un punto specifico il gioco aumenterà la difficoltà proprio come “gesto simbolico”. non voglio dirvi molto altro perché credo di aver detto anche troppo, ma sappiate che sono abbastanza convinto che saprà insegnare qualcosa… sia nel mondo ludico, sia nella realtà.



http://www.gamescore.it/wp-content/uploads/2018/09/IMG_1290.jpg



La voce è “multitasking”! All'inizio bisognerà ripetere la sequenza delle note dei nemici ma, più in là, sarà importante anche per esplorare il mare oppure per parlare con i non morti. In questo modo il gameplay risulta sempre fresco ed innovativo, capace di diminuire drasticamente la ripetitività del gioco.



Oltre alla trama, ho apprezzato molto il protagonista. È un personaggio molto semplice, ma il team di sviluppo è stato in grado di dargli molto carattere. È simpatico, capace di creare reazioni buffe sia nei confronti del giocatore, sia con gli NPC. Questo dettaglio – che può risultare marginale – risulta ottimo col passare del tempo. Rende più viva l'ambientazione di gioco e permette di seguire al meglio la trama di Wandersong.



Ammetto che ho adorato Wandersong, ma anche questo titolo presenta dei difetti. Oltre alla presenza di un Bug che non permette di avanzare col gioco (in questa recensione potete bypassare il problema), il gioco è molto lineare e semplice. Per alcuni di voi questo sarà un difetto, ma è fondamentale farvi notare che, in un certo senso, ha un suo perché. Un difetto che non posso tralasciare, però, riguarda il prezzo. Wandersong costa €19,99 e credo che li valga solo se si da peso a determinati dati (come lo stile grafico ed il messaggio). In altri casi, consiglio di acquistarlo ad un prezzo leggermente inferiore.



http://www.gamescore.it/wp-content/uploads/2018/09/IMG_1293.jpg



Guarda questa mappa. vedi i cerchi a forma di “faccia di gatto”? Bene! In quei luoghi – se parlate con un preciso NPC – potete imparare una danza. È inutile ai fini della trama ed è l'unico contenuto “secondario” del gioco. dato che si può ballare e/o cantare anche mentre si parla con gli NPC, potrebbe creare qualche situazione comica



Concludendo, Wandersong è un'esperienza che rischia presentando una trama in grado di riflettere ed un gameplay che, seppur efficace, risulta troppo semplice. oltre a questo, il gioco è così lineare che, in determinate situazioni, il giocatore si sente quasi costretto a dover Sare – o subire – determinati eventi. Comunque sia, Il suo gameplay in continuo cambiamento e l'ambientazione rendono il titolo ottimo se lo si guarda col giusto punto di vista. Consiglio caldamente questo videogioco, ma sta a voi lettori scegliere quando acquistarlo.



Vorrei finire questa recensione con una piccola riflessione legata al gioco che vale sia nei videogiochi, sia nella realtà. Non sempre un eroe si riconosce per la sua forza, per la sua capacità di leadership o per le sue abilità… alcune volte l'eroe è colui che ci sostiene, colui che ci tiene felici… colui che permette di farci vedere la vera forma della voce.



http://www.gamescore.it/wp-content/uploads/2018/09/IMG_1296.jpg



Ecco come risolvere il bug: “You need to pause the game and open “Credits,” and then input: Left, Right, L, R, Up, Up, Down, Left, R, A! That will unlock “Scene Select,” a post-game bonus that lets you load different chapters of the game”



L'articolo Wandersong – Recensione proviene da GameScore.

Continua la lettura su www.gamescore.it

22 settembre 2018 alle 10:10