Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Some games one cup - editoriale

Solo qualche giorno fa, a seguito di un hands-on riservato alla stampa, siamo venuti a conoscenza di alcune interessantissime caratteristiche di Red Dead Redemption 2, rampante titolo di Rockstar a tema western di imminente uscita. Il gioco punta ad immergerci in un mondo vivo e pulsante come non mai, cesellato dagli sviluppatori sin nei più - apparentemente - insignificanti dettagli.



Pensate che, tra gli steli d'erba della prateria, si aggirano minuscole lucertole modellate e animate con cura maniacale, i cavalli lasciano impronte che cambiano in base al terreno e all'andatura, svuotano le viscere quando ne sentono il bisogno e i loro testicoli si contraggono in base alla temperatura. Ma lasciamo da parte le equine gonadi, per un momento, e concentriamoci invece sui tortoni fumanti dall'elevato coefficiente concimante che i destrieri producono a loro discrezione.



Questi ultimi, così come gli altri elementi elencati, servono chiaramente ad aumentare in modo esponenziale il realismo del titolo ma, a questo punto, viene da domandarsi: se il cavallo è in grado di liberarsi, perché il nostro personaggio invece non ne sente il bisogno? Certo, sedersi sul sacro trono per fare... insomma... quello che si deve fare, non è di certo l'attività ludica per eccellenza ma esistono diversi casi in cui il nostro medium preferito è riuscito a sfruttare la defecatio in modi creativi.

Continua la lettura su www.eurogamer.it

30 settembre 2018 alle 12:40