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"Uno stato di costante paura": molti dipendenti di Rockstar Games sentivano di dover lavorare almeno 80 ore a setti

Nel caso in cui non abbiate seguito il "caso" riguardante le condizioni di lavoro all'interno di Rockstar Games, tutto è iniziato da delle dichiarazioni travisate del co-fondatore, Dan Houser. Quelle parole sulle 100 ore di lavoro settimanali poi spiegate e chiarite hanno dato vita a una controversia che continua ancora oggi.



Al di là dei freddi numeri forniti da Rockstar North e delle dichiarazioni positive di un'attuale dipendente, oggi ci troviamo di fronte a delle testimonianze almeno in parte in linea con quelle di un ex dipendente di Rockstar Games, un ex dipendente che ha sottolineato la sensazione di avere una pistola puntata alla tempia sette giorni su sette.



Come promesso da Jason Schreier negli scorsi giorni, Kotaku ha pubblicato un report che cerca di raccogliere testimonianze di attuali ed ex dipendenti di Rockstar Games cercando di comprendere la cultura del lavoro della compagnia e le condizioni esplicite o implicite imposte agli sviluppatori. Come riportato da VG247.com, molti dipendenti sentivano di avere l'obbligo di lavorare per un minimo di 80 ore a settimana, di notte e nei weekend, che si trattasse della politica della software house o meno.

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24 ottobre 2018 alle 11:50

Condiviso da Chris88.Piace a 3 persone

 

Me lo posso immaginare come ne sono usciti i dipendenti dopo aver concluso la giornata di lavoro per costruire ogni singolo gioco.