Carcassonne - recensione
Quando si parla di Carcassonne (ideato da Klaus-Jürgen Wrede), si fa riferimento a uno di quei giochi da tavolo che la community tavolo ha consacrato come punto di riferimento nei "GdT" moderni. Una vera e propria nuova "Golden Age", quella dei giochi di società, alimentata da una costante crescita di appassionati e di numeri sul mercato.
Tra i tanti, Ticket to Ride, Coloni di Catan e appunto Carcassonne, sono indubbiamente i maggiori esponenti di questo movimento; parliamo di prodotti che hanno saputo vendere milioni di copie nel mondo, si sono arricchiti da nuove espansioni e conseguito importanti premi, trasformandosi lentamente in dei veri e proprio gateway per introdurre il GdT moderno alle nuove leve.
Dopo svariati passaggi digitali su altre piattaforme (tra cui il mondo mobile e Xbox Live), il titolo di Wrede sbarca anche su Nintendo Switch grazie ad Asmodee Digital. Un matrimonio, quello tra GdT e Switch, dall'enorme potenziale ludico, come ha in parte dimostrato un titolo che si rifà in maniera piuttosto lampante ai concetti base del boardgame, Super Mario Party.
