Buried Stars – Recensione
Le visual novel sono un prodotto tipicamente orientale e, nello specifico, solitamente realizzate da studi giapponesi. La casa coreana Studio Largo però vuole provare ad affermarsi nel settore lanciando Buried Stars, un titolo ambizioso e dai temi decisamente attuali che abbiamo analizzato per voi. Ecco la nostra recensione.
Ragazzi della casa
Uno dei reality show più famosi degli ultimi anni è sicuramente il Grande Fratello. Rinchiudere una schiera di sconosciuti dal quoziente intellettivo più basso possibile all'interno dello stesso luogo per un certo periodo di tempo è stato ed è tuttora motivo d'intrattenimento per tantissimi appassionati del trash più puro. Questa doverosa premessa serve per introdurre al meglio le vicende narrate in Buried Stars, che vede appunto un gruppo di pseudo-celebrità confinate in un palazzo durante la fase finale di un talent show K-pop, la versione coreana del nostro X Factor.
Tutto sembra andare per il meglio, con le votazioni dei fan che proseguono e preannunciano l'eliminazione di un concorrente. Il colpo di scena però è dietro l'angolo, dato che l'edificio in cui si sta registrando lo spettacolo crollerà improvvisamente, bloccando all'interno dello stesso le aspiranti stelle della musica e alcuni membri dello staff. L'interessante preludio serve a mettere i videogiocatori nei panni di Han Do-yoon, uno dei cinque partecipanti, che dovrà svelare i misteri che si nascondono dietro questo dramma, sfruttando il suo carisma e le sue abilità nel dialogare per socializzare con i suoi compagni di disavventure e ottenere anche feedback dai follower tramite un meccanismo molto particolare.
Apple Watch per tutti
La parte più interessante e innovativa di Buried Stars è sicuramente il modo con cui Do-yoon si interfaccerà con il mondo esterno. Ogni concorrente dello show è stato dotato dal suo sponsor di uno smartwatch con molteplici funzioni e l'accesso a un social network denominato Phater, all'interno del quale è possibile leggere e rispondere ai commenti dei fan sbloccando nuove linee di dialogo con gli altri concorrenti. Oltre alla possibilità di telefonare e consultare file, sarà possibile esplorare i post proprio come si farebbe su Facebook, scoprendo scabrosi dettagli e rispondendo a critiche e domande del pubblico.
Non tutto, però, è digitale. Han Do-yoon dovrà intrattenere rapporti con i suoi compagni di disavventura e cercare con loro una via di fuga, studiando l'ambiente circostante e dedicandosi in certi momenti della storia alla mansione d'investigatore. Senza nulla svelarvi della trama, la stessa assumerà molto presto tinte decisamente mature, abbandonando lo stile da reality sfortunato e diventando una visual novel matura e piena di sfaccettature.
