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Activision Blizzard poco inclusiva? La compagnia risponde alle accuse dei sindacati USA

Activision Blizzard recentemente è stata contattata dal sindacato americano AFL-CIO chiedendo di adottare una politica di assunzione che richiederebbe a ciascuna azienda di includere donne e persone di colore nel suo pool iniziale di potenziali candidati. La proposta è modellata sulla "Regola Rooney" nella National Football League. Adottata nel 2003, la regola richiedeva alle squadre della NFL di intervistare almeno un candidato non bianco per un lavoro di allenatore, successivamente estesa a donne e altri candidati emarginati.



A quanto pare Activision si è lamentata di questa proposta e attraverso i suoi legali ha fatto sapere che la Regola Rooney era "impraticabile" per la società, sostenendo inoltre che questa proposta viola le linee guida della SEC. A fronte di questo report, Activision nella giornata di ieri ha deciso di pubblicare una dichiarazione per spiegare meglio la situazione.



"Nelle nostre attuali pratiche di assunzione in tutta l'azienda e per ogni ruolo, enfatizziamo e creiamo diverse liste di candidati; le nostre pratiche consentono naturalmente ai responsabili delle assunzioni di garantire la diversità all'interno di ciascun paese in cui operiamo". si legge nel comunicato. "Non abbiamo bisogno della proposta del sindacato per riaffermare ciò che già facciamo: incoraggiare ogni responsabile delle assunzioni a considerare candidati diversi per ogni posizione. Crediamo nelle nostre pratiche di assunzione esistenti, che incoraggiano ogni responsabile delle assunzioni a cercare candidati diversi per ogni singolo ruolo".



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29 gennaio 2021 alle 16:31